Pro e contro del retargeting: i migliori consigli per avere successo

Dicembre 05, 2018
Redazione
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Conoscere i pro e contro del retargeting permette di sviluppare azioni più efficaci. Il retargeting è una delle opzioni di marketing digitale più efficaci esistenti. È una delle strategie essenziali dei brand per sviluppare il proprio sito. Per questo è una delle strategie più complete e che bisogna conoscere al meglio.

Comprendere il retargeting

Il retargeting cerca di impattare sugli utenti che hanno interagito, in qualche modo, con il brand. Per farlo usano i cookies, che registrano il comportamento dell’utente su un sito.

Tutte le azioni che gli utenti effettuano sul sito, sono registrate. Dal click su un link concreto, a una landing page consultata o un prodotto visto. Tutte le interazioni da parte di un utente offrono informazioni agli inserzionisti e al sito. Dalle opzioni preferite, ai prodotti, al tempo di navigazione.

Il lavoro dei cookies è registrare tutte le azioni affinché il retargeting si attivi. L’obiettivo è conoscere i gusti e gli interessi degli utenti per tornare a mostrare loro il prodotto o servizio legato ai loro interessi, su un altro sito. Detto in altro modo, si tratta della pubblicità online che viene mostrata a seconda delle preferenze e dei gusti degli utenti e secondo la navigazione, su determinati siti.

Ossia, considerando i gusti degli utenti e i loro movimenti, si mostrano gli annunci e i prodotti corrispondenti. Quando si naviga su altri siti che accettano annunci di campagne terze, si mostrano gli annunci dei prodotti che sono stati visitati anteriormente. Evidentemente, più traffico ha la pagina, più efficace è il retargeting.

Così, quando un prodotto è stato visitato di recente, non a caso lo troverai su un altro sito. Si tratta di un’azione di retargeting che svolgono gli inserzionisti dei siti che hai visitato.

Vantaggi del retargeting

Ci sono pro e contro del retargeting. Ma, evidentemente, trattandosi di azioni frequenti nel digital marketing, hanno grandi vantaggi. Non per nulla i siti web o gli inserzionisti hanno attivato strategie di retargeting.

1 – Proposta commerciale per l’utente

Tra i pro e i contro del retargeting bisogna considerare il più evidente. Il retargeting ha un chiaro vantaggio per gli utenti. I leads possono ricevere una proposta commerciale riguardo a qualcosa che hanno consultato previamente. Ossia, su un brand o prodotto per cui ha mostrato interesse.

In questo senso, il retargeting è un esempio di pubblicità focalizzata sugli interessi degli utenti. Per questo si può considerare quasi come una pubblicità specifica per ogni utente. In ogni caso si riceveranno informazioni su prodotti diversi, basate sulle ricerche anteriori.

Gli utenti non ricevono informazioni che non interessano loro, al contrario. Si tratta di una specie di newsletter personalizzata al massimo. Anche per questo il retargeting facilita la promozione dei servizi e dei prodotti, o di un sito, verson una nicchia concreta. Più vicina all’ambito della long tail.

2 – Efficacia del processo di acquisto

Un altro degli aspetti dei pro e contro del retargeting è che si tratta di un metodo che facilita gli acquisti. Ossia che si tratta di uno strumento davvero efficace per ricordare all’utente che non ha finalizzato un acquisto. O che per esempio ha abbandonato il carrello prima di terminare il processo.

Esiste un secondo decisivo in cui l’utente attiva la decisione di acquisto. Questo secondo è noto come “Punto S” in Neuromarketing. Ma questo momento decisivo può essere condizionato da diversi fattori. Come per esempio la mancanza di fiducia nel prodotto, spiegazione parziale del processo di pagamento o assenza di garanzia.

Dall’altro lato esistono altri fattori che non dipendono dagli inserzionisti. Un deficit di attenzione da parte dell’utente, la mancanza di tempo o un cattivo stato d’animo. Sono tutti fattori che possono dissuadere l’acquirente e evitare che finalizzi l’acquisto. Ma tutti possono essere eliminati con una CTA di retargeting. Questa strategia di marketing permette di recuperare fino al 98% degli utenti che se ne vanno senza convertire.

3 – Permanenza nel ricordo

Un altro dei vantaggi evidenti tra i pro e contro del retargeting è che il brand o prodotto rimane nei ricordi nella misura in cui l’utente che naviga, oggi o domani, tornerà a vedere i prodotti visitati previamente. I brand e gli inserzionisti rimangono nella pagina dell’utente, che lo voglia o no.

Da un lato gli utenti possono essere tentati di tornare a visitare il prodotto o la pagina web. Tornare a navigare sulla pagina offre una seconda opportunità agli inserzionisti per attirare questa buyer persona. Un’opportunità per fornire sconti o invitare l’utente a iscriversi. In questo modo si attivano altre strategie di digital marketing come l’email marketing o l’SMS marketing, ad esempio.

4 – Cross selling

Un altro dei pro e contro del retargeting è che permette di vendere di più attraverso il cross selling. Ossia, che se i clienti interessati sono identificati, è più facile offrire loro prodotti correlati. Gli utenti possono dimostrare interesse verso un prodotto ma non significa che l’inserzionista non possa proporre loro prodotti correlati, anche di maggiore valore.

Si tratta di diversificare opzioni e al posto di vendere un prodotto a un cliente, si possono vendere molti prodotti a diversi utenti.

5 – Diversi canali

Il retargeting identifica gli utenti e può mostrare loro i prodotti previamente consultati. Ma uno dei grandi vantaggi del retargeting è che può essere sviluppato su diversi canali. Dai siti visitati, ai siti terzi o ai social.

Questo tipo di pubblicità, sempre che si tratti dello stesso utente a navigare, si presenta sui siti che visita. Risulta conveniente considerando che gli utenti dedicano gran parte del tempo a piattaforme come i social. È veramente utile e efficace che gli inserzionisti abbiano la possibilità di mostrarsi su Youtube o Facebook ad esempio.

Svantaggi del retargeting

1 – Dipendenza dai cookies

L’efficacia del retargeting dipende in grande misura dai propri cookies. Precisamente la strategia si basa sulla conoscenza dell’interesse degli utenti fornita in base alle azioni previe. I loro clicks e interessi sono registrati nei cookies. Ma ciò crea un problema se i cookies non salvano correttamente.

Se l’utente naviga in incognito i cookies non salveranno. Nel caso in cui i cookies non abbiano salvato, non è possibile individuare gli interessi degli utenti né le pagine e i prodotti visitati. Non si possono effettuare così azioni di retargeting.

Allo stesso modo, nel caso in cui gli utenti cancellino i cookies dal browser, non verranno salvate informazioni sui loro interessi. Quindi il retargeting non potrà mostrare i prodotti del carrello abbandonato né le visite effettuate. Né effettuare quindi azioni di retargeting.

Si tratta di uno dei grandi inconvenienti dei pro e contro del retargeting dato che gli inserzionisti non possono fare nulla per evitarlo. Nel caso venga effettuato un acquisto, gli utenti faranno già parte del database. In caso contrario verrà perso un potenziale cliente.

2 – Browsers

Un altro degli inconvenienti tra i pro e contro del retargeting è la varietà dei browser. Utilizzando diversi browser, ognuno avrà un cookie salvato e non è possibile passare i dati da un browser all’altro. Se per esempio un utente usa un browser per alcune ricerche e un altro browser per altre, ognuno avrà un cookie diverso.

Per questo, ogni terminale ha i suoi cookies. Se per esempio sul mobile usi un altro browser, i cookies del mobile non comunicano con gli altri terminali. I cookies di una piattaforma non sono presenti sulle altre.

Allo stesso modo, non si può fare retargeting dalle applicazioni. Nel caso in cui gli utenti usino applicazioni per consultare un prodotto, attraverso l’app del brand per esempio, non si generano cookies. In questo caso effettuando un acquisto o una ricerca tramite app, non si può effettuare retargeting.

3 – Seguire l’utente

Il retargeting può ‘seguire’ l’utente attraverso altri siti per un tempo indefinito, anche se di solito non si va oltre i due giorni. Inoltre gli utenti possono sentirsi perseguitati e infastiditi da queste azioni.

Tra i pro e contro del retargeting c’è il fatto che si tratta di un’azione in un certo modo invasiva che raggiunge direttamente i monitor dell’utente che può sentirsi intimidito se i prodotti consultati brevemente compaiono continuamente le ore successive.

4 – Clienti storici

Senza una corretta programmazione delle campagne, gli utenti possono stancarsi. Soprattutto tutto ciò che hanno comprato precedentemente. In questo senso continuare a contattare gli utenti che hanno già effettuato un acquisto è un errore. Il retargeting può essere ripetitivo e invasivo, gli inserzionisti dovrebbero lasciare da parte gli utenti che si sono trasformati in clienti.

Con loro si possono effettuare altre azioni più specifiche che aumentano la fiducia e il brandking.

I pro e contro del retargeting

Conoscere i pro e contro del retargeting e considerarli è utile se vuoi ottimizzare le campagne e avere più successo. Quindi, un’azione specifica, ben gestita e curata permette di generare leads, aumentare le visite e le vendite come migliorare il branding.

L’immagine del brand è molto legata al retargeting. Precisamente, l’immagine dell’inserzionista è perennemente sotto gli occhi dell’utente. Da qui l’importanza dell’attivare correttamente le campagne di retargeting. Se vuoi effettuare campagne di pubblicità programmatica ottimizzate ad alto rendimento e cerchi un’azienda con anni di esperienza in digital marketing, in Antevenio possiamo aiutarti. Informati.

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