In cosa consiste la metodologia Lean Startup?

La metodologia Lean Startup è, secondo Wikipedia, una maniera di approcciare il lancio di un’attività o di un prodotto che si basa sull’apprendimento validato, la sperimentazione scientifica e il lancio del prodotto. Con questo metodo si uniscono i cicli di sviluppo, si misura il progresso e si guadagna un’importante valore derivante dai clienti.

Quindi, le compagnie che applicano la metodologia Lean Startup, specialmente le Startup, possono creare prodotti e servizi per soddisfare la domanda dei clienti senza la necessità di un finanziamento iniziale o grandi investimenti.

Il concetto Lean Startup fu sviluppato da Eric Ries nel 2008 nel suo lavoro ‘Il metodo Lean Startup: come creare imprese di successo utilizzando l’innovazione continua’. All’inizio il metodo fu creato e adottato da aziende tecnologiche ma nel tempo si è sviluppato anche negli altri settori, essendo applicabile a qualsiasi situazione, gruppo o impresa che necessiti di introdurre nuovi prodotti o servizi sul mercato.

L’origine: il metodo Lean Manufacturing di Toyota

Anche se Riesè il padre del concetto, è certo che non si tratta di un’idea nuova dato che è basata sulla Lean Manufacturing, una filosofia sviluppata  negli anni ’80 dall’ingegnere della Toyota TaiichiOhno, ampiamente utilizzata anche dagli altri produttori di auto in Giappone.

La Lean Manufacturing è un modello di gestione focalizzato sulla creazione di un flusso per generare il massimo valore per iclienti, utilizzando le risorse minime necessarie, adattate alla situazione.

La base della Lean Manufacturing è il risparmio di sforzi e mezzi per fabbricare prodotti specifici richiesti dai clienti. Le fabbriche giapponesi che hanno applicato questa metodologia hanno cercato di ridurre fattori come la sovrapproduzione, i tempi di attesa e gli eccessi di burocratizzazione che incidevano negativamente sul risultato finale.

Alcuni dei benefici della Lean Manufacturing per qualsiasi azienda sono:

1 – Miglioramento della produttività grazie alla ricerca di ‘zero difetti’ e alla ricerca della soluzione dei problemi alla loro origine.

2 – Riduzione dei costi ottimizzando i processi di produzione e riducendo i costi di processo.

3 – Maggior soddisfazione per il cliente che è l’utilizzatore finale che decide le necessità da soddisfare.

4 – Flessibilità della produzione grazie alla creazione di diversi prodotti in maniera rapida.

5 – Una relazione più stretta e a lungo termine con i fornitori.

Quali sono i pilastri della metodologia Lean Startup?

La metodologia Lean Startup si basa sulla soddisfazione delle necessità specifiche del consumatore trovando la soluzione ideale utilizzando la quantità minima di risorse.

Il metodo sviluppato da Ries si basa su un’investigazione preventiva, al fine di rilevare le necessità del cliente e, di conseguenza, il successo previsto dei prodotti che si fabbricheranno. Sapere di quali prodotti ha bisogno il consumatore permette di evitare investimenti in processi di produzione per articoli che non interessano al cliente, che non ha richiesto e che, quindi, non avranno spazio sul mercato.

Ries prevede che le aziende giovani, le startup, smettano di funzionare alla cieca e agiscano in base a ciò che ci si aspetta da loro, secondo le richieste dei clienti e non basandosi su idee visionarie di imprenditori non validate dal mercato.

Il metodo Lean Startup si basa su tre elementi legati in un circolo infinito e in costante movimento. Si comincia creando un prodotto e si continua misurando i risultati, apprendendo la lezione per poi ricominciare a creare.

1.- Costruire

Al lancio di una startup non ci sono i dati di mercati sufficienti per creare il prodotto che si adatta perfettamente alle necessità del cliente potenziale. Prima di questa fase iniziale è necessario rilevare le necessità del mercato.

Dato che è sicuramente complicato ottenere un prodotto finale perfetto, l’ideale è creare il minimum viableproduct (MVP in inglese) con le caratteristiche base affinché l’articolo possa essere introdotto sul mercato. Questo prodotto, incompleto, serve per raccogliere dati, rilevare i miglioramenti necessari e creare il consumatore tipo.

Il concetto di minimum viableproduct lanciato da Ries è necessario per cominciare a raccogliere dati e misurare i risultati. Questo modello di prodotto non vuole essere il risultato finale ma un prodotto test sufficiente per verificare le reazioni del cliente potenziale.

Con le caratteristiche di prodotto necessarie chiare è possibile raggiungere il cliente potenziale. È uno degli aspetti più importanti: il minimum viable product aiuterà anche a definire quali clienti potrebbero comprare il prodotto definitivo.

2.- Misurare

Quando si crea un prodotto innovativo per il mercato è importante sviluppare un metodo di misura fidato e efficace. Per questo, è necessario valutare i dati aziendali, i mezzi a disposizione e i costi previsti. Avere chiaro ciò che si ha a disposizione e il risultato che si vuole raggiungere è un passo fondamentale per cominciare a proporre un prodotto di successo. Il secondo passo della metodologia Lean Startup prevede che si misurino le necessità dei potenziali clienti affinché il prodotto test venga adattato secondo i desideri del consumatore.

Conoscendo il prodotto interno (la propria azienda) e l’esterno (ciò che si aspettano i clienti) è possibile elaborare il prodotto finale che verrà immesso sul mercato.

3.- Apprendere

Il terzo asse della metodologia Lean Startup si basa sul fatto che l’impresa apprenda dai dati raccolti e dal prodotto creato. Si tratta di apprendere dall’esperienza nata dalla creazione del prodotto e di recepire le necessità del mercato.

Inoltre ciò che si è appreso serve per ricominciare il processo, dato che le conoscenze acquisite devono essere applicate al nuovo processo. Si torna a creare il prodotto, che sarà migliorativo rispetto al precedente e che verrà nuovamente misurato e valutato.

L’importanza del MVP nel ciclo della metodologia Lean Startup è chiara perché:

• Evita di farci cadere nell’errore di creare un prodotto che nessuno vuole, una situazione comune in passato. L’idea è che il prodotto risolva un problema reale e che gli utenti siano di sposti a pagare per averlo.
• Permette di realizzare prove e verificare il prodotto e il mercato prima che sia troppo tardi.
• Massimizza l’apprendimento con un investimento minimo.

Vantaggi del modello Lean Startup

La metodologia Lean Startup permette l’apprendimento validato, ossia, comprendere il più rapidamente possibile cosa vogliono i clienti applicando i dati per ottimizzare il ciclo di sviluppo del prodotto. In questo modo si riducono sia i tempi sia gli investimenti.

Alcuni dei vantaggi che si possono ottenere utilizzando questo metodo sono:

1 – Elimina il rischio di spendere molto denaro sviluppando prodotti che non hanno senso perché il mercato non li richiede.

2 – Aiuta a strutturare in maniera semplice le idee innovative. Per questo, le decisioni vengono prese con dati alla mano e non sulla base di impressioni personali.

3 – Permette di ottenere un minimum viableproduct che svolge le funzioni basiche per un cliente tipo.

4 – Riduce il tasso di insuccesso delle startup.

Il modello Lean Startup aiuta a eliminare le pratiche inefficienti di molte aziende primarie. Per questo la metodologia si basa sull’incrementare il valore della produzione aziendale, eliminando quegli aspetti e pratiche che fanno lievitare i costi di produzione. Quindi il modello Lean Startup fa in modo che le imprese possano avere più possibilità di successo senza la necessità di grandi investimenti.

Il modello costruito da Ries è centrato sul cliente, che diventa elemento fondamentale per lo sviluppo di un prodotto. Gli sforzi non sono destinati a sviluppare un prodotto non necessario ma a fare in modo che l’investimento venga effettuato su un prodotto finale di successo.

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