Formati e esempi di pubblicità native (native ads)

Giugno 29, 2017
admin
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Secondo gli ultimi studi, l’investimento in pubblicità digitale è in continua crescita. Ma, senza dubbio, gran parte di questo investimento si perde, fondamentalmente, a causa dell’installazione delle applicazioni che bloccano gli annunci digitali, cresciute del 41% nell’ultimo anno.

Inoltre, la pubblicità online dominante, che si basa sul modello del cost per click (CPC) sta perdendo parte della sua efficacia, cambiamento osservabile nella decrescita del tasso di CTR, dovuta proprio all’uso delle applicazioni che filtrano gli annunci. Ma la causa è anche l’incremento delle attività fraudolente nel modello CPC, basate su falsi click o la difficoltà di inserire banners in schermi sempre più piccoli.

Ci sono poi statistiche, come quelle riportate nella seguente grafica di BIA/Kelsey, che indicano che la pubblicità native cresce a ritmi superiori rispetto agli altri tipi di pubblicità digitale. Di fatto, sono in molti a pensare che la pubblicità native si trasformerà nel metodo principale di fare pubblicità nel 2025.

Cos’è la pubblicità native?

La pubblicità native è quella che integra la pubblicità negli spazi digitali utilizzando i contenuti come supporto pubblicitario. Inoltre, questo tipo di pubblicità viene mostrata in maniera simile ai contenuti.

Quindi, la pubblicità native è una tecnica secondo la quale i messaggi pubblicitari vengono integrati in maniera visiva e contestuale in un mezzo di comunicazione digitale. Così si eliminano le differenze tra il contenuto informativo del media e il messaggio pubblicitario.

La pubblicità native cerca di trovare un’armonia tra la pubblicità e il contenuto del sito web. Ossia, invece di interrompere l’utente con una pubblicità classica, la pubblicità native collega i due concetti offrendo una migliore esperienza digitale.

La pubblicità native è, quindi, meno intrusiva dato che è supportata dal contenuto del brand. La cosa interessante è che questi contenuti pubblicitari sono consistenti e coerenti con gli altri contenuti proposti.

Caratteristiche della pubblicità native

L’obiettivo dell’integrazione tra pubblicità e contenuti cerca di ridurre le barriere che gli utenti generano quando sono esposti alla pubblicità diretta. Inoltre, si contestualizza il messaggio commerciale, legandolo alla tematica del contenuto. In questo modo si aumentano le probabilità che gli utenti condividano il messaggio. Fondamentalmente perché si aumenta la fiducia da parte degli utenti.

La pubblicità native è una pratica molto ricorrente tra i brand che vogliono ampliare la propria comunità. Alcune delle caratteristiche di questo tipo di pubblicità online sono:

  1. La pubblicità native utilizza lo stesso formato dei contenuti del media. Ciò nonostante è sempre necessario specificare in maniera esplicita che si tratta di un contenuto pubblicitario.
  2. È importante non fare uso della pubblicità native su media che non hanno a che fare con il tuo settore. Quindi, cerca di conformarti agli altri articoli proposti negli spazi che vuoi occupare.
  3. I contenuti che vengono offerti attraverso la pubblicità native devono essere curati e intrattenere. Se riesci a fare in modo che il tuo contenuto sia apprezzato, la probabilità che i lettori si ricordino del tuo brand sarà maggiore. Per questo motivo è importante cercare di proporre contenuti originali.
  4. Non dimenticarti una delle regole d’oro di questi tempi: devi adattare la pubblicità perché sia visibile da qualsiasi tipo di dispositivo. In questo modo non perderai utenti che navigano attraverso dispositivi differenti dal laptop.
  5. Innova con la pubblicità native. Utilizzare elementi multimediali e dinamici aiuta ad incuriosire l’utente e aumentare l’engagement.
  6. Offri qualcosa di interessante: la pubblicità è parte del contenuto e apporta valore al sito.

Formati di pubblicità native

Come si può vedere la pubblicità native è molto diversa dalla pubblicità display. Anche se questo tipo di pubblicità è una modalità relativamente nuova, è possibile identificare alcuni formati di pubblicità native, tra i quali:

  • Menzioni nel contenuto, sullo stile branded-content. Ossia, si tratta di pubblicare contenuti che sembrano editoriali ma, in realtà, promuovono il brand.
  • Tweets sponsorizzati di Twitter che mostrano annunci rilevanti a seconda del comportamento dell’utente: chi segue, cosa condivide abitualmente o gli hashtags che utilizza.
  • Contenuti sponsorizzate da Facebook.
  • Video su Youtube in cui si promuove qualcosa per un brand ma, allo stesso tempo, si propongono contenuti interessanti per l’utente.
  • Annunci TrueView.
  • Publireportages in cui un brand pubblicizza un contenuto sponsorizzato. Un esempio di questa pratica sono i post sponsorizzati.
  • Contenuti sposorizzati sui diversi social come LinkedIN.
  • Il mondo del mobile offre anche determinati formati per realizzare pubblicità native. Per esempio, piattaforme Rich Media, LBS (Location Based Services) o piattaforme di Permission Marketing.
  • TwitterCards e Lead generation Cards che arricchiscono il contenuto dei tweets con immagini o descrizioni del prodotto. E, allo stesso tempo, danno l’opportunità all’inserzionista di interagire con l’utente.

Per vedere di che cosa si tratta in maniera pratica, a seguire analizziamo diversi esempi di pubblicità native:

Esempi di pubblicità native

1 – New York Times e Netflix

In agosto 2014, la testata The New York Times ha pubblicato un lungo articolo sui numerosi problemi con cui hanno a che fare quotidianamente le donne detenute e le possibili riforme del sistema penitenziario. Questa pubblicazione si è trasformata in un riferimento per i brand che hanno a che fare con la pubblicità native.

L’articolo mostra un’indagine relativa alle reali necessità di uomini e donne in prigione. Si tratta di un pezzo giornalistico molto completo, accompagnato da video, audio e grafici.

Si tratta di un articolo commissionato dai produttori della serie americana Orange is the new black, come promozione per il lancio della seconda stagione. Di fatto, i produttori di questa serie ambientata in un carcere femminile hanno scommesso su temi presenti nell’articolo per seguire una linea coerente.

2.- The Onion e Starbucks

The Onion è un quotidiano statunitense specializzato in notizie satiriche. Il brand Starbucks è stato vittima, a volte, di alcuni scherzi realizzati da questa pagina web. Come per esempio, l’articolo Starbucks nel bagno di uno Starbucks.

Ciò nonostante, il brand non ha mai considerato negativamente questi scherzi. Starbucks ha approfittato della popolarità di The Onion e ha deciso di pubblicare con loro un articolo a supporto del brand, seguendo la linea editoriale del quotidiano.

L’azienda ha scommesso sulla pubblicazione di un articolo in cui si parlava dei benefici del caffè in maniera satirica. L’articolo, intitolato ‘Gli scienziati suggeriscono che un fine settimana produttivo potrebbe essere possibile’ parla dei benefici del caffè durante il fine settimana. Secondo l’articolo, la motivazione che il caffè genera nell’essere umano, durante il weekend si basa su livelli di motivazione intrinseca mescolati alla quantità di Starbucks Doubleshot Espresso ingerita.

3.- SB Nation e Nike

SB Nation è una pagina online dedicata esclusivamente allo sport. SB Nation e Nike hanno deciso di creare una sezione speciale in cui sei giocatori professionisti della NFL sono i protagonisti.

I sei sportivi proponevano discorsi motivazionali agli studenti della scuola superiore che avevano frequentato da adolescenti. La pagina non promuoveva in maniera diretta il brand Nike ma i sei giocatori indossavano ovviamente prodotti del brand.

4.-Contenuto promozionale

Un altro dei formati di pubblicità native ricorrente per le aziende è il contenuto promozionale. Per esempio, in questo caso si può vedere come il quotidiano The Onion propone un post promozionale nella pagina principale del suo sito.

Nel post sponsorizzato non ci sono call to action specifiche. Ma si tratta di un’opzione molto utile se vuoi ottenere notorietà per il tuo brand o dirigere più traffico verso il tuo sito.

Ci sono molti altri esempi che potremmo menzionare. La pubblicità native è nata da poco. Sono sempre di più i brand che ricorrono a questa tecnica. E sono sempre di più i formati di pubblicità native che puoi utilizzare per soddisfare le diverse esigenze della tua attività.

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