Cosa sono i topic clusters e come migliorano la tua SEO

Luglio 10, 2019
Redazione
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Ti chiedi cosa sono i topic clusters e a cosa servono? I motori di ricerca importanti come Google cambiano il loro algoritmo continuamente per favorire questo tipo di contenuto. E come risultato i professionisti della SEO stanno esplorando nuove forme per legare il contenuto a un modello basato sulle tematiche. La nuova evoluzione della SEO.

Mentre navighi sul web molte aziende stanno configurando silenziosamente i loro siti in secondo piano. Ciò si deve alla grande concorrenza. Si cerca di ottenere migliori risultati sui motori di ricerca. E in questo senso le pratiche SEO si sono evolute e sono nati modelli basati sui contenuti.

“Cosa sono i topic clusters” è una delle domande più frequenti del momento. E per introdurti nel tema, dovresti sapere che la SEO attuale sta cambiando verso il modello di topic cluster o cluster di contenuto dove una sola pagina “pilota” agisce come il centro principale del contenuto. A partire da qua diverse pagine di contenuto legate con lo stesso link supportano questo contenuto.

Questa azione di link segnala ai motori di ricerca che la pagina pilota o Pillar Page è autorevole riguardo al tema. Col tempo la pagina “pilota” può ottenere un posizionamento migliore rispetto al tema. Quindi cosa sono i topic clusters? Un modo di organizzare le pagine di contenuto utilizzando una nuova architettura.

Tutto si topic clusters: hanno a che fare con le keywords?

Uno dei cambiamenti che influiscono sul modo di fare SEO è legato all’uso delle parole chiave. Google sta dando sempre meno importanza alla classificazione tramite keywords dato che l’analisi del traffico di siti come Google Analytics o Google Keyword Planner sta diventando obsoleta.

Se utilizzi questi strumenti avrai notato che nelle versioni anteriori Google ti segnalava con precisione il numero di volte in cui si utilizzava la tua keyword nelle ricerche durante un mese.

Ora questa quantità mostra solo “tra mille o dieci mila” ricerche al mese. Quindi è sempre più complicato determinare se una keyword è realmente la responsabile del posizionamento del tu contenuto nei risultati di ricerca.

È arrivata la fine delle keywords?

Ma ciò non significa la fine del loro utilizzo. Sono un grande aiuto per sviluppare strategie di posizionamento e sono ideali per coprire nuove tendenze di ricerca del tuo target. Ovviamente non determinano il successo della tua strategia SEO.

Il modo in cui gli utenti cercano le cose cambia continuamente. Google utilizza ogni tipo di informazione per fornire i migliori risultati. E in tutto questo processo ti interesserà capire cosa sono i topic clusters. Anche se ci sono altri aspetti di ricerca sulle keywords che Google considera. E tu li conosci:

  • Lo storico di ricerca. Google ricicla lo storico di ricerca dell’utente per offrire risultati personalizzati.
  • L’ubicazione dell’utente. Google dà priorità ai risultati di siti che coincidono con l’ubicazione dell’utente secondo le keywords applicate.
  • Il dispositivo che utilizzi. Google dà valore al fatto che le tue landing page siano responsive. Le AMP portano a un posizionamento migliore.

Cosa sono i topic clusters? Un’alternativa alle keywords?

Solitamente, per ottenere traffico organico di una ricerca, i responsabili marketing intelligenti basano le loro strategie sulle parole chiave. Ogni articolo è ottimizzato per una keyword, quindi il risultato finale si concentra su un blog ottimizzato con un insieme di parole chiave. Quindi se dovessi visualizzarlo lo vedresti come nel grafico anteriore.

Ma cosa sono i topic clusters e come intervengono in questo processo? Servono per organizzare i tuoi articoli in gruppi ordinati nel tuo blog. Ossia ogni gruppo deve avere una pagina principale che copra il tema principale e vari articoli di appoggio che coprano i sotto temi. L’immagine cambia:

La pagina principale ha molti nomi ma si conosce come pagina pilastro. E l’organizzazione menzionata vincola la pagina pilastro agli articoli di appoggio in un gruppo di temi concreti. In altre parole:

  • Esiste un tema centrale che è il contenuto principale del tuo sito
  • Da esso partono altri temi o cluster content che trattano temi similari o complementari al tema principali.
  • Tutti si collegano per mezzo di link che portano l’utente al tema centrale.
  • Considerando che c’è una grande affluenza dell’utente, andando e venendo tra la struttura di questo modello di organizzazione, Google posiziona meglio queste pagine e soprattutto il tema centrale.

Struttura di un topic cluster

Ora che sai cosa sono i topic clusters e come influiscono nel posizionamento SEO è importante che tu capisca quali sono i componenti. Come hai potuto verificare si tratta di una struttura organizzata composta da:

1 – Pillar content o contenuto pilastro

Il contenuto pilastro o Pillar Content fa riferimento a una pagina di risorse complete che tratta un tema in profondità e genera links a contenuti di qualità che comprende keyword di sotto temi. L’aspetto più importante è capire cosa sono i topic clusters utilizzando le migliori tecniche SEO. Ti consigliamo di fare riferimento a:

  • Titolo della pagina
  • URL
  • Tag H1

Ma il contenuto pilastro dovrebbe anche essere creato per convertire le lead in clienti. Soprattutto perché tutto il contenuto di supporto è linkato a questa pagina. Considera che la tua pagina pilastro aumenta l’autorevolezza man mano che riceve link in entrata di qualità.

2 – Cluster Content

È qui dove capirai con chiarezza cosa sono i topic cluster. Il cluster content fa riferimento a un sotto sistema che nasce a partire da una pillar page. O al contrario che si include in esso. In questa sezione sia il contenuto sia le keywords devono rispondere a domande specifiche che trattino il tema principale.

L’idea è che un sotto sistema abbia circa 6 o 8 keywords che riguardino le domande legate al pillar content. Quindi creando un nuovo sottosistema la cosa migliore è definirlo con un nome che riassuma il problema che i tuoi clienti risolveranno grazie al tuo contenuto.

Allo stesso tempo risulta fondamentale che il pillar content faccia riferimento in un dato momento a tutti i cluster content che si generano. Di fatto si stima che per ogni pillar content si generino tra i 10 e i 30 clusters. E dovrebbero sempre essere interconnessi.

È il modo più semplice e utile di dimostrare al motore che tutto il contenuto è organizzato. Quindi esso avrà più autorevolezza. Ma come si crea questa connessione di contenuti?

3 – Hyperlink

Nell’ecosistema che ti permette di capire cosa sono i topic clusters c’è un elemento in più in gioco e che genera le connessioni. Come sai ottenere backlinks di qualità è uno degli obiettivi principali di una buona strategia di content marketing. Ovviamente sono complicati da posizionare.

Per questo gli hyperlink interni sono un aiuto necessario per ottenere il posizionamento indipendentemente dal fatto che non abbiano lo stesso peso di un backlink.

Ma sono ideali per dimostrare al motore come sono organizzate le tue pagine, quali sono più rilevanti e quali dovrebbero avere più autorevolezza. E per questo i link devono essere collocati strategicamente:

  • Il cluster content deve sempre essere legato alla tua Pillar Page. Si consiglia che il primo link che includi sia per la pillar page. Anche se non per questo devi dimenticare di legarlo alla keyword concreta.
  • La Pillar Page deve linkare il cluster nuovamente. Se vuoi linkare il contenuto del cluster alla pillar page potrai farlo includendo un ‘più informazioni’ per esempio.

Questo processo ti aiuterà a creare una rete di contenuti affinché siano connessi tra di loro. In questo modo darai una risposta pratica alla domanda “cosa sono i topic clusters”. E come conseguenza otterrai autorevolezza.

Vantaggi dei topic clusters

Ora che sai cosa sono i topic clusters, come interagiscono con le keywords e di quali elementi si compongono, conosci i suoi vantaggi? Sai come possono aiutare la tua strategia SEO?

La creazione di topic clusters permette al lettore di navigare facilmente sul web. Anche se soprattutto otterrai di passare da un tema a un altro grazie ai tuoi articoli. Permetterà anche ai bot di Google di trovare facilmente tutti gli articoli su un tema in questione e determina come classificarli.

Anche se ovviamente il combo tra la tua pagina principale e gli articoli di supporto indicheranno al gigante che il tuo blog è autorevole su quel tema. Di conseguenza:

  • La pagina principale si posizionerà molto meglio per la keyword short tail.
  • E i tuoi articoli di supporto avranno un posizionamento migliore per le rispettive keywords long tail.

In altre parole otterrai molto traffico organico. Se scrivi su temi di interesse e attualità avrai più opportunità che gli utenti cerchino e trovino questo contenuto. E altrimenti puoi sempre metterti nelle mani di professionisti.

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