Cos’è l’employee advocacy e perché dovresti utilizzarlo nella tua azienda

Febbraio 02, 2018
Ana Moreno
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employee advocacy

Definire cos’è l’employee advocacy e il suo potenziale in una strategia di marketing passa per il concetto di brandlovers o ambassadors del brand. Ma si tratta di due figure diverse. Ciò che hanno in comune è che entrambe definiscono il brand, principalmente sui social.

La differenza è legata al fatto che un brandlover non è un dipendente aziendale mentre l’employee advocacy lo è.

In questo modo la promozione e la difesa dell’immagine della compagnia attraverso i profili social degli impiegati genereranno:

  • Il miglioramento dell’immagine aziendale.
  • L’interesse di nuovi clienti potenziali.
  • Più coinvolgimento da parte dei dipendenti.
  • Più fiducia da parte del consumatore.

È in questo campo che lavorano gli impiegati ambassadors del brand

Cos’è un employee advocacy

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La disciplina dell’employee advocacy è parte del recommendation marketing. Una tendenza che gradualmente sta trasformando i lavoratori in ambasciatori dell’azienda e dei brand.

Per definire che cos’è un employee advocacy conviene considerare alcuni aspetti. Per esempio un impiegato ambassador del brand è colui che:

  1. Genera aspetti positivi e crea valore per un brand attraverso i propri media digitali. Un employee advocacy ama realmente il brand e lo sente suo.
  2. Consiglia prodotti e servizi dell’azienda a amici e famigliari.
  3. Rappresenta gli interessi dell’azienda sia internamente sia esternamente.
  4. Aiuta a costruire la brand perception tra gli impiegati.
  5. È un esperto per quanto riguarda i prodotti o i servizi. È credibile e può essere un portavoce fedele dell’azienda.

Inoltre, appoggiandoti alle risorse online dei tuoi impiegati per condividere informazioni dei prodotti o dei servizi potrai:

  • Migliorare i risultati di una campagna.
  • Incrementare la notorietà del brand.
  • Migliorare le vendite.

Un employee advocacy aiuta a far conoscere il brand e potenzia i valori che vuole trasmettere. Per questo grandi brand come Apple, Ikea o Google fanno già uso di questa risorsa.

Punti chiave del comportamento

employee advocacy

Per un brand, capire che cos’è un employee advocacy può aprire le porte a diversi benefici. Alcuni punti chiave del comportamento degli employee advocates sono:

  1. Il loro amore per il brand e la conformazione ai suoi valori, frutto di un processo di selezione e una motivazione adeguati. Per questo queste risorse non hanno problemi nel promuovere il brand attraverso i propri social e con i propri contatti.
  2. Sono soliti consigliare i prodotti e i servizi aziendali perché li conoscono meglio di chiunque altro e sanno che sono ideali per determinate necessità.
  3. Rappresentano gli interessi aziendali, sia internamente sia esternamente.

Come lanciare una strategia di employee advocacy

Anche se non sai ancora cos’è un employee advocacy sicuramente starai considerando il concetto interessante. Per attivare una strategia che trasformi gli impiegati in ambassador del brand, segui questi tre passi:

1.- Crea un ambiente di fiducia e libertà

Un piano che permetta agli impiegati di parlare per conto dell’azienda funzionerà solo se esiste una cultura trasparente, basata su fiducia e libertà. L’appoggio degli impiegati non può essere né finto né comprato.

La fiducia motiva gli impiegati a condividere e a intrattenere conversazioni genuine, sapendo che l’azienda si fida delle loro scelte. Allo stesso tempo devi essere in grado di riconoscere la loro libertà. Puoi convincere i tuoi impiegati a condividere messaggi ma non puoi forzarli o perderai la fiducia della tua audience.

2.- Stabilisci obiettivi chiari

Tutte le azioni di marketing online devono stabilire obiettivi e KPIs concreti. Ancor di più quando si tratta di dare voce agli impiegati.

Per questo, prima di lanciare la tua campagna, devi pensare in dettaglio a ciò che vuoi che gli impiegati condividano e come l’attività si incasella nel resto della tua strategia.

3.- Definisci i punti chiave e le best practice

È necessario che i tuoi impiegati abbiano chiaro cosa possono o non possono fare. Devi stabilire le regole dell’attività che vuoi intraprendere con loro.

Quando crei le best practices, è importante che nascano dalle idee degli impiegati e non siano imposte dalla direzione. Se formi i tuoi impiegati e li appoggi, si sentiranno presi in considerazione e sicuri di ciò che dicono.

Elementi essenziali per una strategia di employee advocacy

Inoltre è importante considerare questi 4 fattori per definire che cos’è l’employee advocacy nella tua azienda per sfruttare al meglio l’attività.

1.- Utilizza strumenti adeguati

In molti casi, il tuo programma di employee advocacy può basarsi su strumenti di base o soluzioni generiche come Buffer o Hootsuite. Ma esistono anche strumenti specifici per questo tipo di strategia, come Addvocate o Circulate.it

2.- Offri ricompense

Non puoi obbligare i tuoi impiegati a parlare bene di te sui social. Ma puoi spingerli a farlo offrendo qualcosa in cambio. Puoi creare azioni di gamification con premi virtuali e riconoscimenti speciali ai collaboratori più attivi.

3.- Determina i KPI’s per misurare i risultati della campagna

Per creare una campagna di successo è fondamentale misurare e analizzare i risultati. Gli obiettivi della campagna e dell’azienda devono essere allineati. Alcuni possono essere:

  • Posizionamento del brand.
  • Generare traffico verso il sito.
  • Generare leads.

4.- Misura i risultati e condividili

L’ultimo passo in comune tra tutte le azioni di marketing: misurare i risultati per sapere cosa ha funzionato e cosa no e continuare ad ottimizzare la strategia. Se condividi questa informazione con i tuoi impiegati, anche loro potranno valutare i risultati.

Una volta terminata la campagna devi fare un’analisi qualitativa e quantitativa dei risultati e verificare la partecipazione degli impiegati per misurare la percentuale di partecipazione per ogni reparto. Così scoprirai chi sono gli impiegati che hanno agito meglio e hanno partecipato attivamente.

Questi dati saranno rilevanti nel momento in cui devi pianificare nuove strategie di comunicazione e incentivare gli impiegati a trasformarsi in ambassadors del brand sui social.

Piattaforme per trasformare gli impiegati in ambassadors del brand

I social corporate facilitano l’integrazione di una cultura più flessibile e orizzontale nell’organizzazione, agendo come leve del cambiamento e dell’innovazione.

Alcune delle piattaforme più indicate per elaborare un programma di employee advocacy sono:

A.- Social Chorus

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È una piattaforma che connette gli impiegati attraverso contenuti e notizie rilevanti quotidiane. In modo che siano più informati, coinvolti e produttivi. Inoltre permette la misurazione dell’efficacia del contenuto attraverso gli utenti.

B.- Sprout Social

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È una piattaforma di gestione dei social che si utilizza anche per migliorare le relazioni con i clienti. Puoi trovare, tra gli strumenti, un CRM social e strumenti di collaborazione per il team che daranno a tutti i partecipanti la possibilità di rispondere a nome del brand.

C.- Smarp

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È un social corporate che aiuta gli impiegati a diventare ambassadors del brand. Puoi condividere contenuti di valore e costruire il tuo personal brand aumentando la credibilità.

D.- Net&Market

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Si tratta di una piattaforma in cui è possibile apprendere cos’è l’employee advocacy. È creata per gli impiegati e i collaboratori aziendali con l’intenzione di rendere più agile la comunicazione e incrementare il senso di appartenenza all’azienda.

Si tratta di un’alternativa gratuita che, oltre a facilitare l’employee advocacy include un marketplace per lo scambio di offerte commerciali.

4 esempli di strategia di employee advocacy

1.- Campofrío

Un esempio che ti permette di capire cos’è l’employee advocacy è la campagna di Campofrío dopo l’incendio che, nel 2014, ha raso al suolo la fabbrica La Bureba a Burgos, in Spagna. Più di 900 persone sono rimaste senza lavoro. Per mantenere connessi i dipendenti l’azienda ha deciso di mandare loro un mattone da posizionare durante l’inaugurazione della nuova fabbrica.

L’unione dei lavoratori ha avuto un’ampia ripercussione sui media, dando valore al brand.

2.- Adobe

Con oltre 10.000 impiegati in tutto il mondo, nessuno dubita che Adobe sia una grande azienda. far parte di una compagnia di grandi dimensioni, molte volte è sinonimo di rapporti impersonali. L’impiegato è un numero all’interno di un meccanismo troppo grande.

Ma questo non accade in Adobe. La compagnia sta trasformando i suoi impiegati in ambassadors del brand all’interno dei social, migliorando anche le vendite.

L’azienda ha creato l’hashtag #AdobeLife attraverso il quale è possibile seguire la quotidianità degli impiegati raccontata da loro stessi. Inoltre l’azienda ha identificato gli impiegati più attivi e sta potenziando le loro attività.

3.- Amazon


Come per Adobe, in piena crisi economica Amazon ha utilizzato i propri impiegati per parare il colpo. Non ha mai nascosto la situazione finanziaria in cui si trovava l’azienda.

Anzi, ha comunicato a tutti i lavoratori quali erano i problemi aziendali. Fornire queste informazioni agli impiegati, al posto di nasconderle, ha fatto in modo che loro si sentissero più uniti e lottassero per superare la crisi.

4.- Cisco


Cisco ha deciso di utilizzare la gamification come modo per attirare e coinvolgere i suoi impiegati. Prima di fare questa scelta il brand ha studiato i suoi impiegati, verificando quanto erano attivi sui social.

Inoltre ha dedicato oltre 120 ore di formazione affinché imparassero ad essere più influenti. Il risultato è stato che gli impiegati hanno apprezzato il programma e la loro attività sui social è aumentata del 140%.

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