Come gestire al meglio il proprio database di email

Luglio 14, 2017
admin
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Sai quali sono gli ingredienti chiave per creare il miglior database di email? Attualmente uno degli obiettivi di qualsiasi attività è proporre ai propri utenti esperienze uniche. Ma per arrivare a questo punto bisogna conoscere i propri clienti e creare contenuti di valore.

La maggior parte dei brand riconosce l’importanza di un buon database. Un aspetto ormai imprescindibile, soprattutto quando si comincia un’attività di email marketing. Per questo, sono diverse le attività che hanno attivato strategie di marketing digitale considerando i Big Data come strumenti di marketing veri e propri.

Il valore dei Big Data è ormai assoldato per i responsabili marketing. Ma non c’è nulla come il possedere un vero e proprio database. Un buon database è la base di qualsiasi campagna di marketing digitale.

La creazione, la segmentazione e il mantenimento sono elementi che permettono ad una campagna di evolvere, per raggiungere il target identificato, ottenere più conversioni ed avere successo.

Ma tutti sanno che i migliori database necessitano di tempo per essere costruiti. Lo sviluppo e il mantenimento hanno bisogno di tempo e denaro. Un punto critico è determinare in maniera chiara la propria strategia nel tempo.

Più riesci a mantenere aggiornato e pulito il tuo database, meglio è. Avrai più possibilità di ottenere buoni tassi di apertura. E successivamente, dopo aver preso contatto con i tuoi utenti, ottenere le conversioni necessarie.

Punti chiave per ottimizzare il tuo database

Esistono diversi metodi per aumentare il database attraverso internet. Dalla creazione di landing page specifiche fino alla presenza sui social, passando per numerose azioni che ti porteranno sottoscrittori di qualità.

Un database è formato da una lista di contatti e clienti. Una volta che l’utente diventa parte del tuo database, sarà parte della tua attività. Se vuoi aumentare le conversioni e creare engagement, dovrai curare il tuo database e mantenerlo aggiornato.

Ma non senza linee guida. Se invii lo stesso messaggio a tutti i tuoi contatti metterai in atto una pratica sfavorevole. Se vuoi che l’utente viva un’esperienza unica quando interagisce con il tuo brand, dovrai trattarlo come merita: cominciando dalla personalizzazione. Ma, come farlo?

I migliori database hanno qualcosa in comune: sono tutti segmentati.

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Per fare in modo che una campagna di email marketing sia efficace, dovrai utilizzare un database aggiornato e segmentato. Come si vede nell’immagine, in cui si identificano i 5 metodi ideali per segmentare una lista di clienti:

1 – Profilo demografico

2 – Risultati di un sondaggio

3 – Frequenza d’invio

4 – Comportamento

5 – Interazione con la campagna

Ma prima di cominciare con la segmentazione devi considerare i seguenti fattori. Così potrai organizzarti e suddividere i tuoi contatti sin dall’inizio:

1 – Identifica il tuo target e definisci i tuoi obiettivi

Per cominciare devi identificare il profilo del target a cui ti rivolgi. Ossia, devi avere chiaro con chi vuoi interagire e chi deve ricevere le tue comunicazioni. Non pensare che un database con molti contatti sia migliore. Se il tuo database è formato da contatti che non fanno parte del tuo target, non ti servirà.

Inoltre devi fissare gli obiettivi principali. Da essi dipenderà il tipo di segmentazione che devi effettuare per avviare le tue azioni.

2.- Scegli il tipo di segmentazione

Considerando i tuoi obiettivi, decidi che tipo di segmentazione vuoi effettuare. Le più tipiche sono:

1 – Segmentazione geografica. Sapere dove si trovano i tuoi utenti è importante nel momento in cui decidi di personalizzare i tuoi invii e conoscere più da vicino i tuoi clienti. A seconda del luogo in cui si trovano, potrai utilizzare diverse espressioni.

2 – Segmentazione demografica. Grazie a questo tipo di segmentazione potrai dividere la tua lista secondo età o sesso. Immagina di inviare una mail promozionale sul trucco a un uomo di 50 anni. Non sarà sicuramente interessato.

3 – Per tipo di cliente. Molte aziende non considerano questo dettaglio. Ma un buon modo per segmentare i tuoi contatti è secondo la divisione cliente nuovo, ex cliente o cliente potenziale. Così potrai comunicare con loro in maniera diversa. Con i leads più freddi potrai lanciare campagna per far sì che ti conoscano e con i clienti potenziali potrai agire con link interessanti. Così migliorerai l’engagement.

4 – Puoi anche differenziare i contatti a seconda del livello digitale o del loro comportamento. Ossia, verificando quali pagine hanno navigato, dove acquistano, ecc.

5 – Come risponde ognuno di essi alle tue mail. Segmenta i tuoi contatti in base al tasso di apertura, a seconda del contenuto attraverso il quale interagisci. Considera il comportamento degli utenti.

6 – A seconda della quantità e, soprattutto, della qualità di informazioni disponibili. Quanti più dati ottieni sui tuoi clienti, più avrai modo di inviare loro informazioni personalizzati.

7 – Secondo il posto di lavoro che occupano

8 – Secondo gli interessi dell’utente

3.- Lavora in maniera continua

Devi essere cosciente del fatto che questo lavoro ti darà risultati solo se sarai costante. Avere una lista di contatti segmentata e aggiornata richiede lavoro a lungo termine. Se vuoi avere un database ottimizzato dovrai dedicargli tempo e attenzione. Da esso partono le tue strategie di marketing digitale sui diversi canali.

Come la segmentazione può aiutare le tue campagne

I migliori database hanno alcune caratteristiche in comune, in grado di procurare diversi vantaggi. Tutti hanno una corretta segmentazione:

  • Per cominciare permettono agli utenti di selezionare la lista di cui vogliono far parte
  • Hanno il privilegio di verificare quali clienti reagiscono favorevolmente alle proposte
  • Hanno la possibilità di verificare dove vale la pena di investire. Ossia, ci sono segmenti che non rendono e non devono essere considerati.

I migliori database permettono la personalizzazione dei messaggi ad ogni utente, generando diversi vantaggi, tra cui:

1 – Più conversioni. Proporre messaggi specifici ai clienti permette di ottenere maggior impatto. Offrire ad un cliente ciò che desidera o ciò che ama è semplice e permette di ottenere una conversione. I messaggi generici sono impersonali.

2 – Aggiornamento. La possibilità fare proposte diverse, permette di proporre esperienze sempre nuove. Le offerte che un cliente riceve variano nel tempo. La tua azienda deve proporre diverse offerte ai differenti target.

3 – Gli utenti vivranno una migliore esperienza con il tuo brand. Nel momento in cui mostri ad un utente ciò che gli interessa, il processo di acquisto risulterà più rapido e semplice. E l’esperienza sarà migliore.

4 – Aumenta la fidelizzazione. Gli utenti che ricevono messaggi e contenuti pensati per loro, sono più fedeli al brand. Si sentono considerati e ascoltati e ciò produrrà conversioni.

5 – I sottoscrittori alla tua newsletter aumenteranno costantemente.

6 – Coltiva le leads. È importante coltivare i leads, ovvero considerarli quotidianamente. Le recensioni personalizzate sono un metodo efficace per coltivare i leads. Lavorare sull’interesse dei clienti attraverso le offerte specifiche aiuta a mantenere attivi i leads ottenuti.

Uno degli errori più comuni delle aziende quando cominciano a sviluppare la propria attività è inglobare azioni di marketing con il fine di ottenere notorietà e fare rumore. Ossia, non lavorano su una strategia chiara né definiscono il proprio target.

Indipendentemente dalla dimensione dell’azienda la cosa migliore per far fronte alle diverse strategie è cercare di avere il migliore database di email possibile. Così avrai una lista di contatti strutturati per qualsiasi attività.

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