Breve storia dell’evoluzione della pubblicità in Internet

Giugno 21, 2017
admin
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La pubblicità ha origini quanto mai antiche. La pubblicità, di fatto, esiste dalla nascita della civilizzazione e del commercio. Ciò dimostra che la necessità di comunicare è sempre stata evidente e, ovviamente, all’inizio, la pubblicità orale era quella più comune. Ciò nonostante, in questo post, cercheremo di individuare il percorso della pubblicità in internet, la più potente di questa era.

Considerando il volume attuale del mercato della pubblicità in internet, sembra strano che si tratti di un fenomeno così recente. E, anche se la pubblicità digitale ha una storia breve, la sua vita è stata molto intensa da subito. Si tratta di una delle rivoluzioni più grandi della storia del marketing.

Vediamo. All’inizio degli anni ’90 l’investimento in marketing su internet era quasi nullo. Ma in un solo anno, dal 1994 al 1995, l’investimento è aumentato di oltre 300 milioni di dollari, fino ad arrivare, nel 2014, a 121 milioni.

Sai qual è stato l’investimento in pubblicità digitale nel 2016? 754,7 milioni di euro, secondo gli ultimi dati pubblicati da IAB (Internet Advertising Bureau).

Durante tutti questi anni Google ha dominato la pubblicità online attraverso gli annunci di Adwords. Ma, cosa dire dei social? Di Facebook, Twitter, Instagram, YouTube…hanno rivoluzionato il mercato e la storia della pubblicità online. Dal modo di comunicare fino alle strategie pubblicitarie. Sai com’è cominciato tutto?

Breve storia della pubblicità in internet

Quando la rete di internet si è affacciata per la prima volta nella società, verso gli anni ’90, non si era pensato che potesse essere un mezzo pubblicitario. Si trattava di uno strumento per lo scambio di posta elettronica e informazioni digitali. Ossia, non era ancora noto il grande impatto che questo semplice strumento avrebbe avuto sul mercato.

Il potenziale era così alto che non passato molto tempo prima che i pionieri del marketing si accorgessero dell’opportunità. Sempre più utenti cominciarono a collegarsi alla ricerca di informazioni riguardo ai propri interessi. Per molti responsabili pubblicitari questo momento ha segnato il punto di partenza nella storia della pubblicità in internet.

  1. The banner era (1994-1996)

Poco dopo, verso il 1994, cominciarono ad essere pubblicati i primi annunci. Normalmente in forma di banner. Inoltre, nello stesso periodo, nacque la pubblicità tramite parole chiave pay per click (PPC). Questa nuova forma di pubblicità fu molto criticata dagli esperti. Ma, ovviamente nessuno sapeva cosa sarebbe successo poco dopo.

Non trascorse molto tempo e cominciarono a vedersi i primi risultati dei nuovi sistemi di pubblicità. Anche gli annunci più strani trovavano il loro spazio in internet. Ma furono le aziende a notare la maggior ripercussione.

Fino ad allora i brand investivano enormi quantità di denaro nelle strategie di marketing tradizionale; nel momento in cui si resero conto dei risultati che potevano ottenere attraverso internet, tutto cambiò.

Per esempio, molte attività compresero che un messaggio tramite posta elettronica poteva essere molto più efficace di qualsiasi strategia pubblicitaria tradizionale. Inoltre, era molto più economico. La storia della pubblicità in internet cominciò a rivoluzionare ogni tipo di comunicazione. Già nel 1995 c’erano 16 milioni di utenti che navigavano in internet.

  1. The channel era (1999 – 2000)

Dalle attività più grandi fino ai più piccoli, tutti cominciarono a creare siti web e ad investire denaro nelle strategie di marketing on line con l’obiettivo di attirare traffico e potenziali clienti verso i propri spazi digitali.

Nel 1997 arrivarono i primi annunci mobile. E tra il 1995 e il 2000 furono investiti 8,2 milioni di dollari in pubblicità online. Fu in questo decennio che cominciò la rivoluzione dei pop up.

Uno dei movimenti determinanti nell’evoluzione della storia della pubblicità in internet fu la comparsa si Adwords. Google lanciò il suo sistema di annunci e rivoluzionò la pubblicità per sempre nell’anno 2000.

  1. The social era (2005 – 2008)

Un’altra grande rivoluzione della storia della pubblicità in internet arrivò nel 2005 grazie a YouTube. Questo social promuoveva per la prima volta la partecipazione del consumatore. E alcune delle funzioni interattive dei video potenziarono la comunicazione audiovisiva. Inoltre, YouTube era un’ottima opportunità per i brand.

Ciò che YouTube offriva alle attività era promuovere i loro prodotti o servizi attraverso uno dei supporti più amati dai consumatori: il video. E tutto senza la necessità di investire troppo. L’anticipo di ciò che sta succedendo ora.

Di fatto, le aziende si stanno allontanando sempre più dalla pubblicità televisiva o dai supporti grafici. Oggi la priorità è la pubblicità digitale. Inoltre, i social offrono una gamma infinita di possibilità per raggiungere efficacemente i potenziali clienti.

  1. The native era (2009 – 2011)

Nel 2009 Google lanciò una versione beta della pubblicità basata sugli interessi degli utenti grazie ad accordi con portali come YouTube. La crescita fu così ampia che il 30 settembre 2009 superò la pubblicità televisiva per la prima volta nel Regno Unito.

Instagram ha appena compiuto 6 anni e non ha ancora smesso di crescere. Nel 2011 furono inseriti gli hashtag con l’obiettivo di aiutare gli utenti a trovare le fotografie condivise sullo stesso tema. Poco dopo fu acquistato da Mark Zuckerberg. E da allora non ha smesso di crescere ulteriormente, tramite la rete, i video, i sistemi di messaggistica…e la pubblicità…tanta pubblicità.

Twitter è uno altro social che nacque senza l’obiettivo primario della pubblicità. La sua comunicazione si basava su 140 caratteri. Ma la sua crescita costante lo sta rendendo una potenza in campo pubblicitario. Tutto ciò grazie ai tweets sponsorizzati e ai trendingtopics o TT.

Nel 2009, 4 anni dopo il suo lancio, KimKardashian pare abbia ricevuto 10.000 dollari per ogni suo tweet. E a partire da allora si è aperto un nuovo mercato pubblicitario attraverso questa piattaforma. Nel 2010 Twitter presenta i tweets sponsorizzati.

Spiega anche le caratteristiche degli account promozionali, cosa che permette ai brand di essere inclusi nella categoria ‘scelto per te’ nella barra laterale.

Nel 2011, Charlie Sheen batte un nuovo record. Diventa la prima persona a raggiungere un milione di followers 25 ore dopo aver creato il suo account. Solo pochi giorni dopo comincia a promuovere i propri tweets attraverso Ad.ly

  1. The modern era (2012 -…)

A partire dal 2012 si entra nell’era moderna della storia della pubblicità in internet. E una delle grandi novità del panorama pubblicitario è Snapchat.

Secondo il report ‘Snapchat Advertising: a roadmap for US Brand Marketers and digital Agency Executives’ di eMarketer, Snapchat ha circa 150 milioni di utenti attivi. Una cifra che aumenterà a 217 alla fine del 2017 date le previsioni di crescita.

Questo social include attualmente tre opzioni pubblicitarie:

  1. Snap Ads.
  2. Sponsored Geofilters.
  3. Sponsored Lenses.

Questo nuovo social ti permette di raggiungere un nuovo pubblico, particolarmente complicato: i millennials. Il futuro è aperto alla comparsa di nuovi canali e formati che apportino novità alla storia della pubblicità in internet: video in streaming, social verticali, annunci sui social, annunci Adwords con testo esteso…

Conoscevi la storia della pubblicità in internet? Questa infografica contiene un interessante riassunto dal 1987 al 2012:

Per ripercorrere tutti i passi della storia della pubblicità in internet, queste sono le date salienti:

  • 1994: compare per la prima volta il PPC (Pay per click).
  • 1997: compare per la prima volta il primo annuncio su un dispositivo mobile. Il creatore fu un fornitore di notizie finlandese che cominciò a proporre notizie attraverso SMS gratuiti pagati dalla pubblicità.
  • 1995/2000: Si investono 8,2 milioni di dollari in pubblicità online.
  • 2000: compare per la prima volta il servizio a pagamento pay per click di Google AdWords. Questo sistema rappresenta il 98% delle entrate di Google.
  • 2001: la pubblicità in forma di pop up comincia a riempire gli schermi degli utenti. Nel 2003 l’8,7% di tutta la pubblicità online e proposta in questa forma.
  • 2002: viene prodotta la campagna pubblicitaria più cara di sempre. Si tratta di una campagna creata per Pepsi, formata da un annuncio di 90 secondi di Britney Spears, dal costo di 7,53 milioni di dollari.
  • 2006: Youtube lancia la pubblicità in video.
  • 2006: nasce Twitter, la app di comunicazione ‘in tempo reale’.
  • 2007: Facebook introduce il concetto di pubblicità basata sul comportamento degli utenti, diretta specificatamente alle interazioni sociali.
  • 2010: per la prima volta il marketing virale supera la pubblicità tradizionale, grazie a una campagna pubblicitaria di ‘OldSpiceGuy’ che riceve 30 milioni di visite.
  • 2011: la pubblicità on line si converte in una vera e propria priorità, rispetto agli investimenti in carta e radio.
  • 2014: le entrate derivanti dalla pubblicità online del video Gangnam Style superano gli 8 milioni di dollari.
  • 2015: la pubblicità nei giochi digitali diventa un’ottima piattaforma per rafforzare la percezione dei brand.
  • 2016: il social Instagram incassa oltre 1.530 milioni di dollari di pubblicità.

 

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