5 super esempi di marketing politico su internet
Ci sono esempi di marketing politico che i brand e i politici dovrebbero considerare. Nel momento in cui Barack Obama si è reso conto che non avrebbe avuto l’appoggio dei grandi per vincere le elezioni del 2008, ha deciso di cambiare strategia e si è trasformato nel primo politico 2.0.
Gli strumenti, le risorse e le opzioni personalizzate che internet mette a disposizione di tutti e, soprattutto, il loro buon utilizzo, sono gli elementi che hanno permesso al marketing digitale di avere una grande influenza nella politica moderna. Vuoi scoprire come?
I migliori esempi di marketing politico
1.- 100.000 contenuti nella campagna di Trump
Nei primi giorni della campagna di marketing politico di Trump, il suo stratega digital, Brad Parscale, ha ricevuto un piccolo budget con l’obiettivo di ampliare il database. Lo stratega ha preso una decisione e ha investito tutto sulla pubblicità su Facebook. Per cominciare ha incluso i nomi, gli indirizzi, le mail e i numeri di telefono dei followers di Trump sulla piattaforma.
Dopo, ha optato per utilizzare la customer audience per unire queste persone con i loro profili Facebook. Inoltre, con la funzione “opzioni di segmentazione dell’audience” di Facebook, gli annunci potevano prendere una strada o un’altra in funzione dell’attività degli utenti, dell’affinità etnica o dei dati demografici come l’ubicazione, l’età, il sesso o gli interessi.
Successivamente lo stratega ha ampliato il suo “radar” utilizzando il “pubblico affine“, uno strumento molto potente che permette di trovare persone su Facebook con qualità in comune. Ossia, in questo caso, possibili followers di Trump.
Inoltre, Parscale ha anche implementato un software per ottimizzare la grafica e l’invio degli annunci su Facebook. La campagna ha generato così tanti annunci che sono state create 100.000 landing pages diverse, dirette a diversi segmenti. Come conseguenza sono stati creati oltre 100.000 contenuti.
2.- Trump e Facebook Ads
Tra gli esempi di marketing politico è interessante verificare un’altra versione attuale, legata a due dei canali più potenti del momento: Facebook e Instagram.
Si tratta della storia di come la campagna di Trump ha utilizzato diversi dati per creare annunci personalizzati in rete. Sono stati investiti 150 milioni di dollari in annunci su Facebook e Instagram nelle ultime settimane prima dell’elezione. In questo modo avrebbe influenzato gli afroamericani e le donne più giovani.
Tutto grazie a un database personalizzato chiamato “Progetto Alamo“. Questo database è stato creato con dati di diverse origini. Sia digitali come apporti personali e dei simpatizzanti della causa. In questo modo avrebbe tolto ogni speranza ai followers di Hillary Clinton.
Soppressione dei voti
We need to talk about "superpredators."
Here's the real story behind "superpredator," a word Hillary Clinton says she "shouldn't have used."(via Retro Report) #RetroReport
Publicada por Mic en Viernes, 26 de febrero de 2016
- Liberali bianchi.
- Donne giovani.
- Afroamericani.
Ovviamente, i migliori esempi di marketing politico sono quelli che raggiungono gli obiettivi nel modo meno atteso. Ma anche facendo uso di strumenti e risorse alla portata di tutti.
Per esempio il team digital di Trump ha creato un’animazione in stile South Park di Hillary Clinton con un titolo conciso “Super predatori“, mentre il testo incluso nel contenuto aveva la funzione di persuadere nel seguente modo: “Hillary pensa che gli afroamericani siano super predatori“.
Ma non è tutto. Questa immagine è arrivata ai tre segmenti mediante le pubblicazioni di pagine occulte di Facebook.
Dopo le elezioni, Mark Zuckerberg ha condiviso la sua opinione a riguardo e ha segnalato che l’idea che le “notizie false” di Facebook avessero influito sulle elezioni era un’idea abbastanza poco credibile. Ma la cosa certa è che questo investimento sui social ha avuto una grande influenza.
3.- La strategia di Twitter di Trump tramite i suoi due account ufficiali
Durante l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite (AGNU), i cittadini di tutto il mondo sono stati testimoni di come i leaders mondiali esprimessero le loro idee. Ma la comunicazione di Trump durante questo periodo è uno degli esempi di marketing politico via Twitter più strutturato e organizzato.
Di fatto non ci sono passi falsi. Donald Trump dispone di due account ufficiali, @realDonaldTrump con 48,6M di followers e @POTUS, con 22,4M di followers. Entrambi gli account sono attivi e mantengono un comportamento di comunicazione molto diverso.
Di cosa parla Trump in ogni account?
I temi che tratta in ogni account sono molto diversi. E non sono scelti a caso. Oltre a quelli dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, i principali temi trattati tramite @POTUS durante questo periodo di tempo sono stati:
- I disastri naturali.
- I giorni di commemorazione.
- La famiglia Trump.
Ovviamente, i temi più discussi nell’account @realDonaldTrump sono stati:
- Le controversie nazionali.
- L’attenzione medica.
- Le attività quotidiane di Trump.
Il 35% del totale dei tweets di @POTUS riguardava la UNGA, mentre @realDonaldTrump ha dedicato solo il 19% a questo tema.
Qual è il tono dei suoi messaggi?
Il tono dei messaggi dell’account @realDonaldTrump è più diretto, controverso e infonde valori personali, mentre @POTUS non ha voce in assoluto. Di fatto la sua strategia si basa sul retweettare i tweets che hanno Trump come protagonista neutro e diplomatico.
Influenza basata sulle menzioni
Durante l’Assemblea, @POTUS ha ricevuto 151.501 menzioni da 59.553 utenti. Mentre @realDonaldTrump ha generato 223.396 menzioni da 108.448 utenti. Cosa significano questi esempi di marketing politico? Cosa rivelano queste conclusioni?
Senza dubbio il suo account personale ha generato maggior engagement nel pubblico. Inoltre, come mostrano i profili di @realDonaldTrump e @POTUS, entrambi gli account hanno audiences molto diverse. E questo è uno degli esempi di marketing politico più semplici e chiari che si possano incontrare.
In questo modo si conferma l’efficacia della strategia di ogni account, dato che ognuno di essi viene utilizzato per attirare targets personalizzati.
Tweets e retweets durante la AGNU
Il contenuto nel feed @POTUS durante l’Assemblea era formato al 100% da retweets. Trump non ha scritto un solo tweet originale. Di fatto, quasi tutto il feed di @POTUS era composto da retweets. Mentre a settembre è stato pubblicato un solo tweet originale.
Del totale dei retweets di @POTUS durante la AGNU, il 45,5% erano di @realDonaldTrump, il 42,9% di membri repubblicani e il 9,5% degli account dei famigliari di Trump. Il contrasto è più che evidente. L’88% dei contenuti di @realDonaldTrump durante la AGNUS erano post originali scritti direttamente da lui.
Si tratta di uno degli esempi di marketing politico denominato “il maestro e lo schiavo” dato che la funzione principale dell’account @POTUS è retweettare @realDonaldTrump, altri repubblicani e la famiglia. Escludendo così i messaggi che possono generare controversie e rinforzando il profilo del personaggio neutrale e dal tono diplomatico.
Ovviamente @realDonaldTrump è la voce principale che promuove le opinioni personali di Trump verso gli Stati Uniti e il mondo.
4.- SMS Marketing nella campagna di Obama
Un altro degli esempi di marketing politico più noti è quello di Obama che ha fatto molto parlare di sé. Di fatto l’ex presidente degli Stati Uniti ha fornito varie lezioni riguardo a come utilizzare gli spazi digitali per creare strategie. Per esempio ci ha insegnato che:
- I siti web ad altro rendimento portano gli utenti a convertire.
- Gli A/B test sono un pilastro fondamentale quando si scelgono i contenuti e le grafiche per il sito.
- Ha incorporato le sue proposte nelle pagine di ringraziamento, dove il pubblico era più ricettivo.
- Ha utilizzato l’email marketing per fidelizzare gli utenti.
- Sia i social sia il blog erano totalmente integrati in ogni passo della sua strategia digitale.
- Tutte le campagne erano segmentate.
Ma c’è di più. Il team marketing di Obama ha saputo applicare la strategia degli SMS per far conoscere i diversi contenuti. È stato creato il sito “YouObama” facendo riferimento a YouTube per condividere video delle sue azioni politiche ed è stato uno dei primi candidati politici ad utilizzare al meglio tutte le funzioni dei social come Facebook e Twitter. Tanto che ad oggi i suoi profili sono considerati casi di assoluto successo.
5.- Obama, influencers e contenuto video
Ovviamente ne troverai una creata da Will.i.am con 30 partecipanti e musicisti famosi. La canzone creata per Obama.
Nel sito web della canzone, YesWeCanSong.com, Will.I.Am dice che si è ispirato, per fare il video, al famoso discorso di Obama. Quindi ha chiamato Jesse Dylan, il figlio cineasta di Bob Dylan, per dirigere il progetto.
In due giorni hanno fatto venire 30 celebrities che appoggiavano Obama. Tra di esse Kareem Abdul Jabbar, Tatyana Ali, Nick Cannon, Common, Kelly Hu, Scarlett Johansson, John Legend, Nicole Scherzinger e Kate Walsh.
Il video, in bianco e nero, mostra un mix di celebrities che cantano e pronunciano le parole del discorso di Obama nel New Hampshire.
La campagna di Obama ha segnalato che non aveva a che fare con la creazione e distribuzione di “YesWeCan” ma un contenuto potente come un video che, inoltre, vede la partecipazione di così tanti influencers, non poteva passare inosservato.
Questi esempi di marketing politico dimostrano che l’organizzazione, pianificazione e, soprattutto, la segmentazione, sono essenziali per raggiungere gli obiettivi. Il resto si fa utilizzando strumenti adeguati, ossia piattaforme professionali. Vuoi ottenere buoni risultati? Affidati a Antevenio.