5 regole per l’email marketing nell’era del programmatic advertising

Gennaio 26, 2016
admin
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La parola d’ordine degli ultimi mesi sembra essere “programmatic buying“, ovvero quella possibilità di advertising che consente di acquistare spazi in tempo reale su base asta. In questo scenario tecnologico di evoluzione del mercato, l’email marketing continua ad essere uno strumento particolarmente apprezzato dalle aziende, e deve sapere anch’esso aggiornarsi per ottenere risultati sempre maggiori ed essere competitivo. Vediamo come.

L’email marketing è già cambiata rispetto a quando è entrata sul mercato: la sua evoluzione l’ha portato a considerare e rispettare sempre di più gli utenti e a combattere lo spam, elemento disturbatore di questa tipologia di marketing. Per questo è riuscito a rimanere il mezzo che garantisce il più alto ROI: alcune ricerche mostrano quanto per 1 euro investito l’e-mail marketing restituisca 35-38 euro, almeno 30-40 volte di più rispetto alle campagne Facebook e Twitter.

Ecco alcuni nostri consigli e considerazioni:

La tecnologia ci viene incontro
La tecnologia, si sa, è andata in aiuto di utenti ed aziende in questi anni. Operazioni di marketing complesse sono ora disponibili e facilmente accessibili all’utenza, attraverso strumenti di gestione user friendly. In questo senso ora è più facile email marketing: scegliere la giusta piattaforma di invio email da gestire in autonomia (magari scegliendone una che abbia un supporto in italiano come MDirector) scegliere il giusto partner per far crescere il proprio database e si può partire.

La casella di posta non è più “una”
La fruizione delle email, con l’avvento dei dispositivi mobili, è ovviamente cambiata. La consultazione avviene ormai prevalentemente da mobile e questo deve farci riflettere su come raggiungere i nostri utenti in mobilità. Il primo (essenziale) passo è strutturare layout e design delle email per far sì che siano fruibili da smartphone e tablet così come da desktop, sfruttare poi le peculiarità della geolocalizzazione e della targetizzazione geografica è il metodo giusto che dovrà accompagnarci nei prossimi mesi.

Personalizzazione è la parola chiave
Se i vostri messaggi di posta elettronica non sono pertinenti ai vostri utenti finiranno nel cestino. I consumatori hanno il 26% di probabilità in più di aprire messaggi di posta elettronica con oggetto personalizzato. Personalizzare significa innanzitutto segmentare gli utenti in base a gruppi specifici di interessi ed abitudini, creare contenuti dinamici personalizzati e utilizzare le email automatiche per gestire questo processo.

Occhio sempre attento al ROI
Compito di ogni marketer è quello di quantificare il ROI di ogni azione. A questo risultati concorrono diversi aspetti della campagna di email marketing. dall’ottimizzazione dell’oggetto, alle dimensioni dei pulsanti, alla qualità delle immagini, al posizionamento dei link, alla call to action, etc.  E’ necessario analizzare tutti questi aspetti per rendere la campagna migliore della precedente.. Ogni pubblico è diverso, quindi è necessario conoscere ciò che funziona per ogni specifico target, e quindi un ROI adeguato ed in linea con gli obiettivi.

Le email transazionali sono importanti
I clienti si aspettano un’esperienza coerente e funzionale. Le email transazionali devono aiutare a questo. L’esempio più semplice e utilizzato è il messaggio di conferma di un acquisto che inviamo all’utente. E’ importante che siano precise e puntuali, ma non dimentichiamoci che devono rispettare la nostra filosofia aziendale. Pensarle e costruirle in maniera coerente e senza errori è un elemento importante. Pensate per esempio se un vostro utente uomo dovesse ricevere un’email con testo “Gentile signora, etc..”. In questo caso è consigliabile inserire testi che vadano bene ad entrambi i sesso, anche se personalizzarli il più possibile (ad esempio con il nome dell’utente) dovrebbe rappresentare lo stato dell’arte.

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