Cos’è il Digital Out Of Home (DOOH)

Maggio 27, 2019
Redazione
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Il digital out of home (DOOH) è il futuro che tante volte hai visto nei film come Blade Runner di Ridley Scott e che ormai è qui. Personaggi nelle città futuriste che interagiscono con schermi pubblicitari come Tom Cruise in Minority Report non sono più fiction.

La pubblicità, una nomade che ha cambiato casa più volte, cerca continuamente spazi dove il consumatore sia a suo agio. Il suo obiettivo principale è quello di attirare l’attenzione, cosa sempre più difficile.

È passata dal cinema alla televisione, ai pc ai dispositivi mobile e da lì al quinto schermo: il digital signage. Uno schermo capace di attirare gli sguardi di chi passa nei paraggi e adeguare i messaggi pubblicitari alle varie necessità.

Il termine Out of home si riferisce alla pubblicità fuori di casa. Per esempio si vedono ancora esempi di cartelloni pubblicitari stradali. Si denomina Digital Out of Home la pubblicità digitale esterna. Il discendente dell’out of home è un processo disruptive senza precedenti.

Digital Out of Home o Digital Signage?

Spesso questi due termini vanno di pari passo. Il digital signage è l’uso di contenuti digitali proiettati attraverso schermi o altri dispositivi interattivi. Questi schermi possono essere al plasma, LED, proiettori o monitors. Quando l’ubicazione di questi dispositivi si trova all’esterno e ciò che riproducono è pubblicità, si parla di digital out of home.

La sua ubicazione, ben studiata, è spesso in punti vendita o aree pubbliche favorevoli per la distribuzione degli annunci dei brand. Il tutto in tempo reale e in maniera dinamica, interattiva e personalizzata. Offrono contenuti rilevanti per il cliente e cercano di influire sul suo itinerario di acquisto.

Uno dei vantaggi di questo tipo di tecnologia è che permette di lanciare diversi messaggi in maniera simultanea per mezzo della segmentazione delle informazioni. Inoltre si aggiorna in tempo reale da qualsiasi luogo, attraverso internet.

L’esperienza del consumatore

La comodità e immediatezza non è l’unico vantaggio del ditigal out of home. Grazie a questo nuovo tipo di pubblicità si può influenzare in maniera meno invasiva la mente del consumatore.

Se prima l’obiettivo era arrivare ai clienti ora è fare in modo che essi arrivino al brand. Una sfida considerando la saturazione pubblicitaria che hanno originato queste nuove strategie per avvicinarsi al cliente.

Gli annunci sempre più lunghi in televisione, i banners e i pop-ups su internet, tutte le mail che invadono i di diversi inbox…infiniti canali pubblicitari che possono generare rifiuto.

Non solo l’annuncio in sé ma anche la pubblicità generica lo fa. L’utente vuole più selezione della pubblicità che riceve e solo gli annunci che gli interessano. Tutta questa voragine porta a una bassa retention dei messaggi.

Molta pubblicità, troppa informazione

È così tanta l’informazione, e informazione inutile, che la capacità di ricordare tutto si riduce. Ciò si trasforma nel gioco del Risk, in cui il brand sviluppa strategie per attirare l’attenzione e il consumatore ne sviluppa altre per eliminare la pubblicità.

Michael Goldhamer ha scritto un noto articolo riguardo all’economia dell’attenzione in cui parla del fatto che la moneta della nuova economia non è il denaro ma l’attenzione. L’attenzione del consumatore si è trasformata nel petrolio delle risorse.

Per attirare l’attenzione bisogna sfruttare l’esperienza e lasciare i messaggi generici nel baule dei ricordi. Utilizzare la personalizzazione e la rilevanza è il modo migliore per trattenere il cliente.

Il marketing esperienziale propone questa via di uscita dai messaggi noiosi e generici. È un’altra disciplina del marketing, anche detta emozionale, ti aiuta a utilizzare strategie che motivano, fanno riflettere…in questo modo otterrai riconoscimento per il tuo brand.

Cosa motiva un consumatore?

Vuoi entrare in contatto con l’audience a livello di comunicazione affinché il messaggio arrivi al cliente in maniera emozionale. Vuoi anche creare un legame che si traduca non solo nella transazione ma in engagement.

Ci sono diversi modi per verificare cosa motiva un consumatore. Uno di questi è l’applicazione delle neuroscienze al marketing. Il neuromarketing, attraverso la versione visuale, auditiva e kinestetica, permette di conoscere e capire meglio i meccanismi coinvolti nella decisione di acquisto dei tuoi clienti.

Secondo alcuni studi, quotidianamente si processano oltre 60.000 pensieri, 1 al secondo. Di essi il 95% è ripetitivo e l’80% è negativo. E il cervello li classifica. Essi influiscono sul comportamento di ogni persona e per questo bisogna creare impatti positivi che portino a pensieri positivi ripetitivi.

A livello pratico, il neuromarketing utilizza strumenti come questi, nella maggior parte dei casi prestati dalle neuroscienze cliniche:

  • Eye-tracking, in cui si misura il movimento oculare e si studiano le mappe di calore.
  • Elettromiografia o analisi della risposta elettrica dei muscoli.
  • Facial reading per prevedere cosa sta accadendo attraverso i gesti e piccole espressioni del viso dato che di solito riveliamo le emozioni gesticolando.
  • Elettroencefalogramma che monitora e registra l’attività elettrica della corteccia cerebrale, la superficie del cervello.
  • Elettrocardiogramma (EKG) o risposta del cuore di fronte a diversi stimoli che permette di osservare l’effetto wow del prodotto.

Con l’informazione ottenuta grazie a queste tecniche saprai cosa motiva il consumatore e potrai pianificare la tua campagna digitale out of home.

Vantaggi del DOOH

Sono molti i vantaggi che offre il DOOH. Questi sono alcuni dei principali e ti aiuteranno a scoprire se il digital out of home si adatta al tuo modello di business:

  • Promuoversi sullo schermo trasmette modernità e innovazione. Gli schermi richiamano l’attenzione perché sono diversi e originali e trasmettono la qualità del prodotto. Rendono anche l’esperienza più gradevole permettendo l’interattività. Inoltre sono ecologici.
  • Permettono di migliorare il ricordo del brand che risulta più vicino al consumatore.
  • Il consumatore vive l’esperienza in situ e probabilmente la porta con sé.
  • L’informazione ricevuta non è aggressiva dato che è parte della vita quotidiana degli utenti. Gli schermi si trasformano in un elemento del paesaggio quotidiano e sono parte dello scenario in cui sono protagonisti.
  • Permette di analizzare diversi dati e ottimizzare campagne per ottenere migliori risultati.
  • È il modo migliore per comunicare una strategia di digital marketing in maniera chiara, creativa e immediata, aprendo la possibilità di integrare i social in tempo reale nell’annuncio.
  • Offre un impatto migliore dato che il cervello non deve processare l’immagine.

Altri vantaggi? Si!

  • Questa piattaforma genera immediatezza. La campagna si può realizzare da remoto 24 ore su 24 365 giorni all’anno.
  • Permette di orientare la campagna verso un pubblico specifico secondo il piano di digital marketing. Si parla del potenziale di segmentare la comunicazione, cosa che difficilmente si ottiene con altri mezzi più generalisti come la radio o la tv.
  • Non è una pubblicità subliminale. Si tratta di un messaggio diretto e chiaro che genera ricordi durante la fase di acquisto.
  • È ideale per i brand che generano campagne corte. Possono integrare immagini che ruotano in formati come animazioni e/o video.
  • Gli schermi digitali hanno una qualità di immagine molto definita permettendo di apprezzare la pubblicità. In questo modo attirerai l’attenzione dei passanti. Inoltre se è illuminato e si trova in un’area strategica i risultati saranno migliori.
  • Il messaggio ha un alto impatto durante le 24 ore dato che i supporti permettono di essere presenti tutto il giorno esibendo la pubblicità. Se si approfitta del mezzo si può inviare un messaggio potente che genera impatto nelle persone che lo vedono.
  • Può essere un complemento alla pubblicità su altri media come televisione e radio.

Svantaggi del digital out of home

Come sempre lo ying ha anche il suo yang e non è oro tutto ciò che luccica. Questi sono alcuni svantaggi di questo media:

  • L’investimento necessario. Per ottenere i posti migliori bisognerà investire abbastanza.
  • Disponibilità. Gli schermi con migliori ubicazioni, illuminazione e dimensione sono i più richiesti.
  • Messaggi limitati. Non si può inserire molto testo informativo. Il messaggio deve essere chiaro e conciso.
  • La pianificazione della campagna deve essere fatta in anticipa per scegliere le migliori ubicazioni.

2 interessanti casi di successo

Il digital out of home rivoluziona le aree della comunicazione. Svantaggi inclusi, ci sono brand che hanno saputo dare valore ai vantaggi, insieme a una buona pianificazione. Questi sono due casi di successo:

1.- British Airways

British Airways ha scelto Picadilly Circus per questa campagna. Qui ha proiettato un bambino che segnalava il cielo al passaggio di un aereo della compagnia. Nel frattempo mostrava informazioni riguardo al numero del volo e da dove arrivava.

2 – Desigual


Oltre 5000 persone hanno partecipato alla Desigual Night Run in cui si proiettavano animazioni, tweets e foto di Instagram sugli uffici del brand. In tempo reale si poteva osservare la gente interagire tramite dispositivi mobile condividendo commenti e foto dell’evento.

Il digital out of home è senza dubbio uno strumento che ti aiuterà a migliorare la relazione con i tuoi clienti. Hai bisogno di aiuto per sfruttare al meglio le tue campagne DOOH? In Antevenio possiamo aiutarti!

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