Tendenze di Brand Safety per il 2018

Luglio 06, 2018
Redazione
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sicurezza de marchio

L’implementazione di una strategia integrale di sicurezza del brand è una delle principali tendenze di Brand Safety per il 2018. La sicurezza del brand si è trasformata in una priorità per gli inserzionisti e i brand.

Gli inserzionisti si aspettano che il loro investimento sui media sia protetto su tutti i canali, compresi i social. E anche sui dispositivi a livello mondiale.

Le tendenze di Brand Safety del 2018 sono ancora legate alla sfiducia degli anni passati. Steven Woolway, vicepresidente dello sviluppo di DoubleVerify dice di aver fatto passi da gigante per offrire soluzioni integrali di sicurezza del brand. Soluzioni a cui gli utenti sono abituati sui pc e dispositivi mobile.

“Le capacità evolvono e si espandono col tempo. Con un monitoraggio su questi canali possiamo offrire agli inserzionisti un focus di brand safety indipendentemente da dove si trovino i loro mezzi” segnala.

Ciò che è chiaro è che le tendenze di brand safety per il 2018 riguardano il miglioramento della pubblicità online. Qui troverai un riassunto che ti aiuterà a comprendere il problema che riguarda questo termine.

Tendenze di Brand Safety per il 2018: contestualizzazione del problema

Sai dove escono i tuoi annunci? Magari questa è una domanda comune in questo ultimo anno. Ed è tra le tendenze del brand safety per il 2018. La necessità di capire dove e perché escono annunci di un determinato brand.

Dai discorsi di Marc Pritchard di Procter&Gamble sul ruolo della tecnologia pubblicitaria nella somministrazione di contenuti ingannevoli ai molteplici scandali pubblicitari di Youtube, i pericoli degli acquisti di media digitali sono la tendenza dell’anno.

A marzo, operatori di telecomunicazioni come AT&T e Verizon hanno tolto i loro annunci da Youtube, dopo che The Times ha pubblicato un esposto che mostrava annunci di brand apparire in video che promuovevano il terrorismo.

La maggior parte dei brand che hanno smesso di promuoversi su Youtube sono tornati alla piattaforma pochi mesi dopo. È allora che la sicurezza del brand si è trasformata in una preoccupazione globale.

Il concetto di sicurezza del brand esiste da sempre. Ma come si vede nel grafico di Google Trends, le ricerche sul tema hanno raggiunto il picco massimo a marzo.

A causa dell’aumento costante del contenuto estremista, le notizie false o le pubblicità dei brand che compaiono insieme a contenuti sgradevoli, la brand safety è all’ordine del giorno.

L’immediatezza dei social fa sì che sia molto più facile per le persone rilevare e condividere queste campagne mal riuscite. È quasi impossibile passare inosservati. Cosa che ha fatto sì che la sicurezza del brand attirasse l’attenzione degli utenti.

Brand Safety, problema universale

Ciò che una volta era un problema discusso unicamente nell’industria della pubblicità si è trasformato in una notizia mondiale. Gli utenti non fanno altro che chiedersi: come e perché vengono mostrati questi annunci in posizioni inappropriate?

L’obiettivo dell’inserzionista è trovare clienti target. Per questo i media pubblicitari si basano su dati di audience per raggiungere questo obiettivo. Dati alla portata di tutti.

Un aspetto particolarmente certo nella pubblicità programmatica. Le impressions possono essere ottenute a partire da grandi volumi di dati scambiati sulla rete. Quando i media vengono acquistati in questo modo, esiste un controllo limitato sul contesto in cui apparirà la pubblicità.

L’acquisto attraverso la pubblicità programmatica ha una maggiore probabilità di esporre i brand a contenuti non sicuri, una maggiore probabilità rispetto agli acquisti diretti.

Ha senso. Con le offerte dirette i brand sanno con chi stanno lavorando. Attraverso gli acquisti programmatici non è così semplice. Le piattaforme programmatiche sono create per portare annunci a migliaia di editori simultaneamente.

Preoccupazione generale per la sicurezza del brand

Il 78% degli specialisti di marketing pensa che la reputazione del proprio brand sia stata pregiudicata dalla collocazione ‘non intenzionale’ di annunci digitali vicini a contenuti inappropriati, secondo uno studio del consiglio CMO.

Questo studio ha rivelato che l’associazione inavvertita o l’abbinamento negativo degli annunci con materiale offensivo, estremo o indesiderato, che siano immagini, temi, audience o conversazioni è ancora una preoccupazione generalizzata.

In concreto, circa il 67% dei partecipanti afferma che l’adiacenza ha pregiudicato la percezione dei valori del brand mentre il 50% ha detto la stessa cosa riguardo all’affinità del brand.

La pubblicità programmatica, una tattica utilizzata dal 63% dei partecipanti allo studio, è la principale causa del rischio legato alla sicurezza del brand. Anche se non è l’unica.

Il ruolo della pubblicità programmatica

“…è chiaro che tutti i venditori, indipendentemente dalla loro partecipazione agli acquisti programmatici, sono preoccupati per il rischio e la vulnerabilità con cui si devono confrontare i brand. Ma il problema più grande di tutti – la trasparenza e la responsabilità degli acquisti di media – è una delle più grandi minacce alla sicurezza dei brand e all’engagement del cliente”, afferma lo studio. Altri dati da considerare sono:

  • Il 43% dei contribuenti ha sperimentato ‘un problema nel modo in cui vengono visualizzate le proprie pubblicità’.
  • Un altro 33% era preoccupato per la divulgazione su ‘canali problematici’.
  • Il 32% ha menzionato preoccupazioni legate a ‘visibilità e ubicazione’ e il 26% ha fatto riferimento all’ansia legata a ‘trasparenza e responsabilità dell’acquisto dei media’.

Fino ad oggi, ovviamente, solo il 27% degli specialisti di marketing ha eliminato gli annunci sui canali digitali per problemi legati alle ubicazioni non consone. In maniera similare solo l’11% ha implementato piani di contenimento in quest’area quando è stato necessario.

Anche se lo studio afferma anche che grazie ai problemi che stanno sorgendo con gli acquisti programmatici gli specialisti di marketing stanno imparando di più per la necessità di prendere misure rapide per la gestione di eventuali crisi.

Come può un brand accettare questa sfida?

Le tendenze di Brand Safety per il 2018 continueranno a preoccupare. Si devono stabilire soluzioni. O possibili soluzioni per aiutare a minimizzare i rischi. I brand devono utilizzare diversi sistemi di sicurezza.

Da un lato dipende dai brand definire ciò che viene ritenuto accettabile. E sono le aziende specializzate nelle verifiche dei contenuti che devono aiutare i brand.

L’aiuto deve essere offerto applicando i livelli di rischio attraverso una combinazione di black lists, parole chiave e analisi a livello di pagina. È la soluzione ideale per evitare possibili problemi in futuro. Inoltre, è estremamente necessario che i brand e le agenzie vigilino su tutto questo, specialmente sul contenuto generato dagli utenti.

Per minimizzare il rischio all’esposizione, i brand devono assicurarsi che le strategie che possono portare a problemi di brand safety non siano strategie configurate e poi dimenticate. La tecnologia di verifica esiste. E offre diversi livelli di copertura nella sicurezza dei brand.

Tra le tendenze di brand safety del 2018 non si contempla la scomparsa del problema. I brand e le agenzie devono prendere la decisione riguardo a quale soluzione vogliono utilizzare per proteggere il brand.

I brand devono assicurarsi di lavorare con fornitori verificati. Quelli che hanno una tecnologia implementata correttamente. Tecnologia che aiuterà a minimizzare il rischio che la pubblicità compaia accanto a un contenuto che sporchi l’immagine del brand.

Più c’è coscienza sociale sul problema, meglio è. Ciò significa che l’industria della pubblicità digitale riconoscerà che la sicurezza dei brand è un tema prioritario. E quindi obbligherà le tendenze di brand safety per il 2018 a continuare in questo senso.

Una sfida per tutti

safety

Ora che i brand, le agenzie e il pubblico in generale sono coscienti del rischio, è necessario unire le forze per affrontare la sfida, soprattutto per trovare soluzioni adeguate.

È fondamentale che gli inserzionisti e le agenzie investano nella creazione di una soluzione di sicurezza del brand, verificando i requisiti delle campagne.

Il significato di Brand Safety si definisce a livello di brand e non è unico per tutti. Per questo ogni inserzionista deve prendere il controllo. L’importante è sviluppare un profilo di brand safety unico, che protegga gli interessi del brand e che non ostacoli il raggiungimento degli obiettivi.

Youtube ha rivelato di aver fatto una serie di cambiamenti per rafforzare i suoi servizi riguardo alla sicurezza del brand. Dall’altro lato Google ha annunciato che migliorerà la qualità del contenuto legato alla pubblicità.

Questi cambiamenti saranno sufficienti rispetto alle tendenze di brand safety del 2018? Ciò che si sa è che qualsiasi miglioramento è benvenuto.

In Antevenio utilizziamo una tecnologia efficace per far sì che la pubblicità video digitale non presenti problemi di sicurezza. Se vuoi saperne di più mettiti in contatto con noi senza impegno!

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