5 grandi esempi di marketing online
Uno dei modi migliori per comprendere il nuovo ecosistema digitale è studiare le campagne che realmente fanno la differenza. Questi grandi esempi di marketing on line sono sulla bocca di tutti. Cosa che le rende più virali ed efficaci.
La pubblicità è un fenomeno sociale con un grande impatto nel nostro quotidiano. Le tecniche pubblicitarie sono strumenti capaci di influire sulla società. Generano emozioni, motivano o ci fanno riflettere. Vuoi imparare qualcosa dal loro esempio?
Oggi ti segnaliamo 5 grandi esempi di marketing online che possono servirti da ispirazione e che, senza dubbio, ti faranno venire la pelle d’oca.
1.- Oreo approfitta del black out del Super Bowl
Era il febbraio del 2013 e durante il Super Bowl, l’evento sportivo con più audience televisiva a livello mondiale, si scatena un black out. Diversi brand hanno approfittato della situazione per lanciare creatività riguardo all’accaduto.
Ovviamente, Oreo ha avuto la meglio creando l’immagine superiore, lanciata su Twitter. Lo slogan “puoi comunque immergere un biscotto al buio“, conteneva tutto il necessario per trasformarsi in una comunicazione virale. E non solo ha funzionato sui social ma anche su mezzi di comunicazione di massa.
I responsabili di Oreo affermano di aver avuto una grande fortuna. Il team creativo era in riunione quando c’è stato il black out ed è stato in grado di approfittare della situaizione.
Questo esempio dimostra che la creatività sarà sempre un valore. Che sia legata a una situazione inattesa o che si tratti di una campagna preparata in anticipo, come il caso della pubblicità creata dal brand di televisori LG approfittando degli ascensori di un noto centro direzionale per lanciare i suoi monitors.
La campagna voleva mostrare la nitidezza degli schermi di LG e il realismo riprodotto nella mente dello spettatore. Per questo hanno lanciato un video molto originale.
Basandosi sulla realtà, LG ha sostituito il pavimento degli ascensori con degli schermi. In questo modo, man mano che scendevano, venivano mostrate immagini che davano l’impressione che l’ascensore cadesse nel vuoto. Il video ha oltre 26 milioni di visite su YouTube. La paura genera impatto e l’impatto fa in modo che un brand venga ricordato.
La chiave sta nel trovare i luoghi più inaspettati. Per questo LG ha continuato con questa dinamica, producendo diversi video.
2.- “Yes, we can”. Obama riceve l’appoggio degli artisti su YouTube
La campagna presidenziale di Barak Obama nel 2008 può essere considerata uno dei grandi esempi di marketing online in politica. Tutto è cominciato con il discorso del New Hampshire in cui ha pronunciato il famoso slogan “Yes, we can“. A partire da allora, sono state avviate diverse azioni.
- L’uso regolare di SMS per mettersi in contatto con i simpatizzanti.
- La pagina web Youbama in ci venivano costantemente caricati video della campagna.
- Il simbolismo della O di Obama unita a Hope e Vote e adattate, in ogni momento, al pubblico a cui si dirigeva il candidato.
- L’aggiornamento costante su Twitter e Facebook: qualcosa di innovativo nel 2007/2008.
Ovviamente, uno degli elementi che ha fatto la differenza è il video creato da Will.i.am. Il cantante dei Black Eyes Peas ha creato la prima canzone della storia ispirata ad un discorso politico E curiosamente non è stata un’azione organizzata dal team di Obama.
La canzone è stata pubblicata su YouTube. L’unica cosa che i responsabili della campagna hanno fatto è stato promuovere la diffusione. Al giorno d’oggi supera i 25 milioni di riproduzioni.
La musica e Youtube sono una delle basi di una campagna storica, Baby&Me di Evian, che supera ormai i 136 milioni di riproduzioni.
[youtube]https://www.youtube.com/watch?v=r5AOySz388Q[/youtube]Attraverso un remix di Yuksek del tema “Here comes the Hotstepper”, il brand di acqua imbottigliata Evian ha lanciato il suo claim “Live Young”. Nella campagna si osserva come un gruppo di persone balla di fronte a uno specchio che restituisce un’immagine di loro da bambini.
Tutto gira intorno alla giovinezza. E in questo modo insegna come bere acqua aiuti il corpo a ‘vivere giovane’. Il tutto con ottima musica di sottofondo e una buona creatività che fa sorridere.
Questo video virale è la continuazione della prima parte, di grande successo. La seconda tranche include anche una app che permette di creare la propria immagine in versione bebé.
3.- Ellen de Generes e il selfie più condiviso della storia
La cerimonia degli Oscar 2014 fu sponsorizzata da Samsung. Il brand ha investito 20 milioni di dollari e tra le varie cose, uno smartphone fu regalato alla presentatrice Ellen DeGeneres. E da qui il boom: la DeGeneres fece un mare di selfies per documentare la serata, condividendo i migliori momenti. Con chi? Con i suoi 26,7 milioni di followers.
È da qui che arriva un selfie fatto per caso. La DeGeneres stava per scattare un selfie con Meryl Streep quando, in maniera spontanea, si sono uniti altri grandi del cinema: Julia Roberts, Brad Pitt, Angelina Jolie, Kevin Spacey. In quel momento hanno anche deciso di fare uno scatto-scommessa per battere il record dei retweets. La foto fu scattata da Bradley Cooper, con le braccia più lunghe degli altri.
Ovviamente, ci sono stati altri investimenti. Samsung ha investito sui retweets per fare in modo che l’immagine fosse ancora più condivisa e per invogliare la creazione di versioni umoristiche, nate a partire dal giorno successivo.
L’unica critica che si può muovere a questo caso è che, successivamente, Ellen DeGeneres ha continuato a scattare foto personali nel back stage utilizzando un iPhone, cosa che ha generato un qui pro quo con il brand sponsor.
Un dato da considerare è che il selfie più condiviso della storia è nato durante una trasmissione televisiva. Qualcosa che sembra essere comune nei progetti di marketing online più impattanti. La combinazione televisione-social garantisce un successo fuori dal comune. Come dimostra anche l’iconico salto di Felix Baumgartner, con cui ha ottenuto 3 diversi records.
Il 14 ottobre 2012, Baumgartner, supportato da Red Bull, si è lanciato in caduta libera da 38.969,3 metri di altezza, dopo essere salito tramite un pallone aerostatico nella stratosfera, raggiungendo la velocità massima di 1357,64 km/h.
Red Bull ha dato vita al marketing delle emozioni estreme. Con lo slogan “Red Bull ti mette le ali”, il brand austriaco ha abbinato la sua immagine a tutti coloro che vogliono superare i propri limiti.
Appoggiare questa iniziativa ha permesso a Red Bull di entrare in diverse televisioni ed approfittare delle visualizzazioni tramite YouTube. Il salto di Baumgartner è stato visto da oltre 41 milioni di utenti.
4.- The Blair Witch Project e il boom virale prima dell’era dei social
The Blair Witch Project è un film che ha utilizzato una promozione speciale prima che nascesse il mondo dei social. Nonostante ciò è stato in grado di generare una viralità fuori dal comune.
E come segnalato su Wikipedia, il film è la storia di tre giovani cineasti scomparsi durante le riprese di un documentario legato a una leggenda. I protagonisti stavano attraversando le Colline Nere vicino a Burkittsville, nel 1994, per girare un video legato alla strega di Blair. Il film segnala che i tre giovani non sono mai stati visti e le attrezzature sono state trovate anni dopo.
È interessante il modo in cui il film è stato promosso. Le indiscrezioni legate ai ragazzi furono rese pubblico, con un’attività promozionale attraverso forum digitali e segnalazioni. Tutto questo ha permesso di mantenere una produzione a basso costo (22 mila dollari) e incassi che hanno superato i 250 milioni di dollari.
All’estremità opposta si situa un altro grande esempio di marketing on line ma in questo caso si tratta di un track pubblicitario girato come se fosse un film. Si tratta di TNT, supportata dall’agenzia Duval Guillaume Modem. La proposta, riassunta dallo slogan “We know drama” fu segnalata come il miglior annuncio pubblicitario virale del 2012.
In meno di 24 ore dal lancio ha ottenuto oltre 10 milioni di visite su YouTube e un altro milione su Facebook. “A dramatic surprise on a quiet square” (una drammatica sorpresa in una piazza tranquilla) lancia un’idea potente nell’ambito del guerrilla marketing.
In una piazza tranquilla dove non succede mai nulla fu posizionato un pulsante rosso in cui un cartello segnalava la frase “Push to add drama“. Il visitatore che premeva il pulsante attivava una catena di eventi che rendevano il luogo, scenario di un film di azione.
La campagna è stata creata per essere lanciata su tutti i media del Belgio ma non ce ne fu bisogno. L’impatto è stato così grande che si è diffusa immediatamente. A momento ha oltre 54 milioni di visualizzazioni, in crescita costante.
Inoltre, fu lanciata una seconda versione in Olanda, con lo slogan “A dramatic surprise on an ice cold day“, che ha ottenuto quasi 16 milioni di visite.
5.- L’ iJam 5Js di Shackelton
Durante le campagne natalizie solitamente, molte aziende cercano di proporre creatività che si trasformano in hits stagionali. Dalle campagne delle lotterie di Natale fino ad esempi legati alle proposte alimentari di stagione.
Uno dei record più noti è quello di iJam, una campagna di successo dell’agenzia Shackleton che mescolava un prodotto basilare come il prosciutto con l’estetica e i concetti di marketing di Apple.
La chiave per il successo è stata determinata dalla parodia nel proporre il prosciutto come se si trattasse di un prodotto creato da Steve Jobs. Quindi anche il sito fu strutturato in linea con il video umoristico, caricato su YouTube.
Curiosamente, secondo i responsabili dell’agenzia, l’investimento maggiore è stato fatto nel trasporto di 700 prosciutti con un packaging similare a quello di Apple.
Ovviamente una buona campagna viral non ha bisogno del Natale e non è semplicemente un’azione promozionale. Ci sono anche campagne virali come “Dumb ways to die”. Il video è stato lanciato nel 2012 da McCann. Si tratta di una campagna per Metro Trains Australia. Fu creata con l’obiettivo di rendere gli utenti consci dei pericoli dei tragitti ferroviari.
Il video mostra personaggi che muoiono in maniera particolarmente stupida per non aver rispettato i segnali di pericolo. Ha generato molta attenzione da parte del pubblico target e la campagna è stata comunicata attraverso tutti i mezzi di comunicazione australiani e, successivamente del mondo intero. In effetti le morti, a Melbourne, si sono ridotte del 30%.
Attualmente il video ha oltre 143 milioni di visite su YouTube. Il suo impatto è stato così grande che è stata creata anche un’app per giocare con le proprie caratteristiche personali. Inoltre, nel 2013 è diventata la campagna pubblicitaria più premiata della storia del Festival di Cannes con 18 Leone d’Oro.
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